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Dakar 2020 Arabia Saudita, ecco il percorso

Questa mattina è stata presentata la 42esima edizione della Dakar che prenderà il via il 5 gennaio 2020 per concludersi 7.900 km e 12 tappe dopo. Il percorso di quest'anno si snoda attraverso l'Arabia Saudita, un labirinto di piste dove le capacità di navigazione saranno essenziali per giocarsi il tempo nelle speciali
Dakar "democratica"
Finalmente svelato il percorso della 42a edizione della Dakar, che prenderà il via a Jeddah il 5 gennaio 2020 e si concluderà 12 tappe più tardi a Qiddiyah, vicino alla capitale saudita di Riyadh. Saranno 5.000 km di tappe speciali per un totale di 7.900 km che porteranno i piloti a scoprire un tracciato studiato appositamente per privilegiare le doti di navigazione nella prima parte della corsa, e le doti di guida nella seconda, dove a farla da padrone saranno le dune del deserto saudita. L'addio al Sud America coincide con un cambio di regolamento che renderà la Dakar più vicina alle origini della corsa e sopratutto più "democratica". I roadbook, infatti verranno consegnati solo pochi minuti prima del via e le nuove tappe marathon avranno un format che consentirà agli amatori di giocarsi le loro carte anche contro i team ufficiali. Perché il bello delle "prime" Dakar era prorpio questo, vedere in alcuni casi "appassionati" coraggiosi in grado di dare filo da torcere agli ufficiali... Tanti i piloti al via: 351 veicoli (contro 334 nel 2019): 170 moto e quad, 134 auto e SSV e 47 camion. Il richiamo Medio Oriente ha ricevuto un’ottima risposta con un incremento del 5% dei concorrenti rispetto alla scorsa edizione. Sono logicamente diminuiti i partecipanti sudamericani ma sono ben 53 le nazionalità rappresentate. La Francia resta leader indiscussa con ben 258 presenze, seguita da Spagna (77) e Paesi Bassi (53). L'aumento più significativo proviene dal paese ospitante: l'Arabia Saudita sarà rappresentata da 18 concorrenti (13 piloti e 5 navigatori), con il più atteso, Yazeed Al-Rahji, chiamato a lottare per la vittoria con una Toyota Hilux 4x4. Tra le moto spicca invece il nome di Michal Alghuneim. Al via anche 13 donne, tra cui un equipaggio tutto femminile con l’italiana Camelia Liparoti e la tedesca Annett Fischer.

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