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Dakar 2020, al via anche la moto elettrica di Tacita

Fedele allo spirito pionieristico che da sempre la contraddistingue, e alla vigilia del nuovo capitolo saudita, la Dakar 2020 dà il benvenuto a Tacita, la prima moto elettrica – nonché italiana – a partecipare al rally più duro del mondo
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Un anno di rivoluzioni
Da quarant’anni Dakar è sinonimo di racing, avventura e passione; tuttavia, affermare che il rally più seguito al mondo sia “solo” questo è riduttivo. Piaccia o no, la Dakar in quattro decenni è cambiata sotto diversi aspetti, e si è evoluta. Le novità del 2020 riguardano innanzitutto lo scenario inedito dell’Arabia Saudita – terzo continente ad ospitarla dopo Africa e Sud America – ma anche il debutto della prima moto elettrica in gara.
Oltre alla scoperta di un nuovo territorio, la manifestazione si apre, così, alla sperimentazione tecnologica e al futuro della mobilità. A raccogliere la sfida lanciata dall’organizzazione Amaury Sport Organisation è dunque Tacita, che il 5 gennaio 2020 sarà presentata ufficialmente al Jeddah Dakar Village sul podio "New Energy”.
“A.S.O sta incoraggiando la partecipazione di veicoli ibridi e completamente elettrici alla Dakar, e noi abbiamo accettato la sfida. Stiamo lavorando al T-Race Rally Dakar 2020, che sarà in grado di affrontare il rally più duro del mondo. Già nel 2012, al Merzouga Rally, siamo stati la prima moto elettrica a partecipare a una manifestazione africana e, da allora, i nostri sforzi si sono costantemente concentrati su ricerca, ingegneria e design, e finalmente siamo pronti per la Dakar, afferma Pierpaolo Rigo, cofondatore di Tacita.
“Guardiamo con ottimismo al futuro del rally raid e sappiamo che le energie alternative ne faranno parte. Il progetto Tacita e la sua moto da rally completamente elettrica sono un asse di sviluppo principale, e siamo lieti di dare il benvenuto e promuovere questa moto e questo team nella prima Dakar dell’era saudita”, ha dichiarato il direttore della Dakar David Castera.

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