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Dakar 2019, 4ª tappa: la Honda risorge con Ricky Brabec

Dopo il prematuro abbandono di Joan Barreda la classifica subisce un altro scossone, con Ricky Brabec che si prende tappa e classifica generale della Dakar 2019, spodestando il leader Pablo Quintanilla su Husqvarna per riportare in vetta la Honda
California dreamin'
Dopo il complicato stage di ieri che ha scombussolato la classifica generale, la Dakar 2019 continua con la prima parte della marathon e le carte si mescolano nuovamente. Lasciata Arequipa, i piloti hanno percorso 106 chilometri di trasferimento e una speciale cronometrata di 405 per arrivare al bivacco di Moquegua, dove stanotte dovranno fare a meno dell’assistenza e provvedere da soli alla manutenzione delle moto e alla soluzione di eventuali problemi meccanici.
La delusione in casa HRC è ancora cocente, con il rally sudamericano che continua a essere una questione tabù per Joan Barreda che, da favorito, ieri ha dovuto abbandonare la corsa dopo per essere finito in una scarpata a causa della scarsa visibilità dovuta alla fitta nebbia. Sembra che il pilota di Castellón de la Plana – vincitore di 23 stage nella sua carriera dakariana, iniziata nel 2011 – abbia interpretato male le note di un roadbook, a detta di molti altri concorrenti, colmo di imprecisioni e sia così arrivato lungo a un precipizio, cadendo senza poter risalire.
Anche il colpo di scena odierno riguarda Honda, ma questa volta le notizie sono incoraggianti. A stupire ci ha pensato Ricky Brabec che, dopo la bella performance del secondo giorno, è riuscito a fare il miglior tempo lasciandosi alle spalle le KTM dei vincitori degli ultimi tre anni: Matthias Walkner a +06’19’’, Toby Price a +07’07’’ e Sam Sunderland a +11’35’’. Al di là della soddisfazione, il risultato dello statunitense è significativo in quanto stravolge nuovamente la overall, che ora guida con un vantaggio di 02’19’’ sull’ex leader Pablo Quintanilla su Husqvarna, che oggi ha accumulato 20 minuti abbondanti di gap, chiudendo solo 14º. "Mi serviva – commenta Brabec. Ieri ho perso molto tempo e oggi avevo davvero bisogno di spingere. Vincendo la tappa ho recuperato e in generale tutto sta procedendo bene: la mia moto non ha mai toccato terra e sia lei che io siamo ancora al cento per cento. Stasera le farò una rapida revisione e poi la metterò a dormire!".
La prima parte della marathon è stata invece dura per Yamaha che, a parte il 5º posto di giornata del top rider Adrian Van Beveren che lo fa arretrare di una posizione nella generale a +08’56’’ dalla vetta – un tempo che comunque gli permette ancora di giocarsela – ha dovuto fare i conti con un Xavier de Soultrait per la prima volta nel ruolo di apripista con tutte le difficoltà del caso, che gli hanno fatto commettere diversi errori che ha pagato con 23 minuti di gap e ora si trova al 9º posto nella generale.
Oltretutto stamattina la Casa di Iwata ha perso i suoi portatori d’acqua Franco Caimi e Rodney Faggotter a causa di problemi meccanici. Tra i ritirati, da segnalare purtroppo il nostro Elio Aglioni, il veterano della Sherco Juan Pedrero, alla sua 11ª partecipazione, e Gianna Velarde, che puntava a diventare la prima donna peruviana a completare la Dakar e a cui la moto ha regalato una seconda vita, aiutandola a rimettersi in sesto dopo aver sconfitto il cancro a 15 anni.
Nonostante non abbia ancora recuperato completamente la forma fisica dopo l’asportazione della milza, la gara del campione del mondo FIM Cross-Country Rallies 2013 e secondo classificato nella Dakar 2015 Paulo Gonçalves procede con regolarità, portando il portoghese di HRC al 6º posto di giornata e 8º nella generale, a 20 minuti dal compagno di squadra.
Completano la top 10 della quarta tappa Stefan Svitko su KTM, 7º, che così si porta al 10º posto nella overall, José Ignacio Cornejo e Kevin Benavides su Honda e Lorenzo Santolino, lo spagnolo della Sherco che sta facendo un’ottima prima Dakar.
La corsa verso Lima procede positivamente per Jacopo Cerutti, che ha fatto il 16º tempo di giornata con la sua Husqvarna e ora si trova a occupare la 18ª piazza nella classifica generale provvisoria, a +1.21’42’’ da Brabec, ma che tuttavia punta al 15º posto assoluto. Bene anche Maurizio Gerini, che oggi termina 23º; scorrendo, all’80ª posizione troviamo Mirko Pavan, mentre Gabriele Minelli, Mirco Miotto  e Nicola Dutta devono ancora uscire dalla lunga prova speciale.
Domani la quinta tappa della Dakar 2019 porterà i concorrenti a percorrere l’ultima parte della marathon per tornare al bivacco di Arequipa. Il programma prevede un tratto selettivo di 345 chilometri e una distanza totale da coprire di 776. Si tratterà dell’ultima grande fatica prima del giorno di riposo, indispensabile per prepararsi alla seconda settimana del rally cento per cento Perù.
Classifica generale dopo la 4ª tappa: 1. Brabec (Honda) 12.33'00" - 2. Quintanilla (Husqvarna) +2'19" - 3. Price (KTM) +4'22" - 4. Sunderland (KTM) +5'45" - 5. Van Beveren (Yamaha) +8'56" - 6. Benavides (Honda) +9'01" - 7. Walkner (KTM) +9'31" - 8. Gonçalves (Honda) +20'45" - 9. de Soultrait (Yamaha) +22'00" - 10. Svitko (KTM) +28'09”

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