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Dakar 2018, tappa 4: Sunderland si ritira, Yamaha prende il comando

Come promesso dal direttore sportivo Marc Coma, la 40ª edizione della Dakar si sta rivelando infernale. Centinaia di chilometri di dune alte e soffici, canyon, fesh fesh, navigazione complicata. La quarta tappa ha visto il ritiro del campione 2016 Sam Sunderland su KTM e la vittoria di Adrien Van Beveren su Yamaha
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Off-Road
Yamaha rimonta
Dopo la partenza in linea sulla spiaggia di San Juan de Marcona, i piloti si sono addentrati nelle profonde dune di sabbia del deserto peruviano per continuare la loro discesa verso sud, lungo la dorsale del Pacifico e affrontare la prova speciale di 330 chilometri. Guidare in gruppo ha complicato le cose ai concorrenti, che hanno riscontrato difficoltà a navigare e a mantenere un ritmo costante a causa della polvere sollevata dalle moto. Problema che non ha reso affatto semplice trovare i waypoint e che ha confermato ancora una volta quando la Dakar 2018 sia ostica tanto che, alla fine della quarta tappa, già 21 moto hanno abbandonato la corsa.
Dune per 100 chilometri e canyon insidiosi sono stati lo scenario della quarta tappa di questa 40ª edizione del rally, in cui Adrien Van Beveren ha firmato una giornata perfetta. Il francese della Yamana ha vinto la speciale ed è balzato in testa alla classifica, scalando ben sette posizioni. Yamaha ha centrato una doppietta con Xavier de Soultrait, mentre Matthias Walkner su KTM ha chiuso terzo. Una giornata, invece, di grande amarezza per il ritiro di Sam Sunderland che, a causa di una caduta, ha riportato una lesione alla schiena ed è stato elitrasportato all’ospedale di Lima. Il pilota KTM, campione in carica, si era distinto per due vittorie di tappa durante il primo e il terzo giorno.
Tra gli italiani Alessandro Botturi continua la sua corsa regolare chiudendo 23° a 20’20” da Van Beveren: «È stata una tappa veramente tosta. Appena dopo lo start ci siamo lanciati a 150 chilometri orari sulla spiaggia di San Juan de Marcona, prima di affrontare 100 chilometri di fesh fesh. Era quasi impossibile vedere. Infine sono arrivate le dune, altissime e molto soffici. Si è trattato di una tappa molto tecnica, che richiedeva grandi capacità di guida soprattutto sulle dune. Anche oggi abbiamo fatto le nostre sei ore di guida. Domani ci aspetta una giornata ancora più lunga».
Ottima prova per Jacopo Cerutti, 33° a 39’59” dal vincitore. Maurizio Gerini si è adatto bene al ritmo della gara e ha chiuso 42°, con il compagno del team Solaris, Fausto Vignoa 75°. Bene anche Alessandro Ruoso 52°.82° Livio Metelli, 108° Alberto Bertoldi, terzo pilota del team Garda Bikers.
Ultima giornata ambientata sulle insidiose dune peruviane, la quinta tappa della Dakar 2018 si annuncia impegnativa in termini di navigazione. Partendo dal bivacco di San Juan de Marcona, i competitors dovranno raggiungere la città di Arequipa attraverso 266 chilometri di speciale cronometrata e altri 508 chilometri di trasferimento.
Classifica generale dopo tappa 4: 1. Van Beveren (Yamaha) 11.03’23’’ - 2. Quintanilla (Husqvarna) +01’55’’ - 3. Benavides (Honda) +03’15’’ - 4. Walkner (KTM) +05’23’’ - 5. de Soultrait (Yamaha) +07’34’’ - 6. Price (KTM) +10’14’’ - 7. Cornejo Florimo (Honda) +12’06’’ - 8. Caimi (Yamaha) +12’48’’ - 9. Farres Guell (KTM) +13’05’’ - 10. Meo (KTM) +13’47’’

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