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Crighton CR700P, motore rotativo e prestazioni estreme

Brian Crighton è un ex ingegnere Norton che ha sviluppato le ultime moto a motore rotativo della casa inglese. Ha rilevato il progetto ed è riuscito a evolverlo negli anni creando la Chrighton CR700P, un mostro da 700 cm³ che eroga 200 CV e pesa soli 135 kg
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200 CV per soli 136 kg 
Il motore rotativa Wankel è da sempre definito un motore dal carattere sportivo e con potenze specifiche davvero elevate. Purtroppo nessuna casa automotive (a parte Mazda) ha creduto in questa particolare configurazione di motore a 4 tempi ed è davvero raro vederlo su un mezzo a due ruote. La più famosa è senza dubbio la Norton NSR 588, dotata di motore con pistone rotativo, 588 cm3, ben 150 CV per un peso “piuma” di soli 145 kg. Doti tecniche che le hanno permesso di dominare a cavallo degli anni 80 e 90 i campionati di “Formula 1” ed i principali meeting internazionali del Regno Unito. Brian Crighton ha partecipato attivamente alla nascita della Norton rotativa e ne ha seguito lo sviluppo, appassionandosi così tanto a questa architettura che ha deciso di rilevare l'ultimo prototipo Norton di questa tipologia, la NRV 588 del 2007, per creare la sua "personalissima" creazione: la CR700P, una moto birotore da 700 cm³ con una potenza massima di 200 CV per un peso di soli 135 kg, un mostro che, prestazioni alla mano, può essere portata al limite solo da piloti esperti. La moto ha contenuti tecnologici davvero avanzati come il raffreddamento del motore a gas pressurizzato che consente di mantenere temperature basse anche a regimi di rotazione elevati come appunto quelli del Wankel. Nel video sotto, James Whitham, ex pilota 500 e Superbike, che ha voluto provare la Crighton al "Festival of 1000 Bikes 2013". Lo vediamo sfrecciare sul rettilineo in piena accelerazione e con la ruota anteriore sollevata e, pare, che dopo esser sceso dalla moto i suoi commenti sono stati più che entusiastici. Da sempre questo tipo di motore ha avuto problemi di affidabilità, consumo olio e inquinamento, ma con le nuove tecnologie il futuro per i Wankel potrebbe essere più roseo.

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