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Coronavirus, multe fino a 3.000 euro per chi si muove senza motivo

Per chi viola le restrizioni alla circolazione ci sono pesanti multe: la sanzione va da 400 a 3.000 euro a seconda dei casi, a cui si aggiunge l'aggravante se il divieto viene infranto in auto o in moto. Gli spostamenti al di fuori del comune di residenza vanno limitati al minimo indispensabile
Coronavirus, spostamenti e multe
Durante la conferenza stampa di ieri sera, il Premier Giuseppe Conte ha voluto far chiarezza circa le nuove linee guida in fatto di restrizioni e sanzioni per chi dovesse spostarsi in assenza di “comprovate esigenze di necessità”.
Le sanzioni vanno a seconda dei casi da 300 a 4.000 euro, e possono aumentare di un terzo nel caso in cui la restrizione dovesse essere infranta a bordo di un veicolo. Conte ha tuttavia specificato che, contrariamente a quanto si era detto in queste ultime ore, non è in alcun caso prevista la confisca del veicolo. Decisamente più dure le pene per chi, positivo al Coronavirus, dovesse violare la quarantena: in questo caso, incorrendo in un reato contro la salute pubblica chi dovesse lasciare la propria abitazione potrà essere punito con la reclusione in carcere da 1 a 5 anni.
Con una circolare emanata ieri dal Viminale, si tenta anche di far chiarezza riguardo la possibilità di lasciare o meno il proprio comune di residenza. Fermo restando la necessità delle solite e comprovate motivazioni di necessità, salute o lavoro, sarà possibile nel rispetto di quest’ultime compiere piccoli spostamento uscendo anche, se necessario, magari per la spesa, dal proprio comune. “Rimangono consentiti i movimenti effettuati per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute - si legge nella circolare - che rivestano carattere di quotidianità o comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere. Rientrano, ad esempio, in tale casistica gli spostamenti per esigenze lavorative in mancanza, nel luogo di lavoro, di una dimora alternativa a quella abituale, o gli spostamenti per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di altro comune”.
Invece tutte le persone denunciate fino al 25 marzo 2020, quindi prima dell'entrata in vigore del nuovo decreto, per aver violato il divieto di spostamento per impedire il contagio da coronavirus dovranno pagare una multa di circa 200 euro.
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