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E-Enduro sull'Etna: 3.000 metri di dislivello in 4 ore!

Raggiungere la cima dell'Etna partendo dal livello del mare in bicicletta... e in sole quattro ore? Si può fare se la bici, o meglio le bici in questione sono a pedalata assistita. Noi lo abbiamo fatto con due e-bike Ducati per testare le nuove gomme Pirelli per e-urban ed e-mountain bike. Ecco il racconto e il video di una giornata epica
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L’invito è di quelli ghiotti a cui non si può dire di no. Il centro sperimentazione Pirelli con sede a Giarre, in Sicilia, diretto da Salvatore Pennisi ci invita a un evento in esclusiva assoluta, assieme ai colleghi tedeschi della rivista Motorrad: una "due giorni" epica, per salire con delle e-mtb in cima all’Etna. Scopo dell’evento? Collaudare le nuove coperture Scorpion E-mtb e Cycl-E GT di Pirelli raggiungendo la cima del vulcano più alto d’Europa, partendo dal livello del mare, con un percorso di circa 40 km... e 3.000 metri di dislivello

Per molti, ma non per tutti
Un’impresa titanica se fatta con una  bici “muscolare”, che diventa alla portata di un ciclista sportivo con un allenamento medio se fatta in sella a una e-mtb. Obiettivo, anzi obiettivi? Oltre a testare le nuove coperture per e-bike di Pirelli (l'azienda italiana sta dedicando un'attenzione sempre maggiore a questi mezzi), volevamo valutare le potenzialità delle e-bike su percorsi fuoristrada famosi e difficili, ormai preclusi a tutti i mezzi a motore (come le moto da enduro, per esempio, sempre più vessate da divieti e restrizioni) in contesti ambientali di rara bellezza. Ma anche verificare se davvero queste bici a pedalata assistita permettono a chiunque sia mediamente allenato di compiere sforzi altrimenti riservati ad atleti forti e super allenati.
Si pedala tra paesaggi lunari e gli sbuffi bonari del vulcano.
In cima con le e-bike Ducati
Le bici sono messe a disposizione da Ducati: la Ducati e-Scrambler per percorrere su strada i 2.000 metri di dislivello che separano Giarre da Piano Provenzana. Poi via con la Ducati Mig-S da Enduro per “arrampicarsi” in fuoristrada lungo gli ultimi 1.000 metri di dislivello che separano il piazzale di arrivo della funivia dall’osservatorio vulcanologico, posto a circa 3.000 metri di altitudine. 
La Ducati e-Scrambler e la Ducati Mig-S, protagoniste della nostra avventura.
Pirelli per le e-bike
Ma il motivo della scalata è soprattutto testare i nuovi pneumatici Pirelli con mescole e battistrada specifici per il segmento delle bici a pedalata assistita: proveremo le Scorpion e-mtb (specifiche per il fuoristrada) sulle Mig-S e le Cycl-e GT sulla e-Scrambler: sono nuove gomme per utilizzo stradale, adatte per spostarsi in città e fuori. 
La Cycl-E GT (a sinistra) e la Scorpion E-mtb (a destra) hanno messo in campo tutto il bagaglio tecnologico Pirelli, forte di un'esperienza di 120 anni coi veicoli a motore. 
Sveglia all'alba
La sveglia è di quelle feroci, per godere delle luci dell’alba e avere tutto il tempo a disposizione per salire comodamente, arrampicandoci sui panoramici tornanti della statale Mareneve che (come dice il nome stesso) dal livello del mare porta in quota, fino agli altipiani lavici del vulcano siciliano. La giornata, fredda e ventosa ma tersa e con un sole splendente,  a quota 2.000 ci impone di vestirci di tutto punto, perché a 3.000 metri di quota non si scherza per niente.
Il ritrovo fissato per le 6.15 sulle spiagge della località siciliana.
Vai di staffetta
A piano Provenzana (1.810 metri di quota) cambiamo bici, lasciamo le Ducati Scrambler e inforchiamo le Ducati Mig-S che non solo ci accompagneranno in cima fino all’osservatorio vulcanologico (2.800 metri circa), ma ci riporteranno a valle, dopo un’interminabile discesa di 3.000 metri di dislivello, fatta di tratti lavaci, strade sterrate e trail tecnici in perfetto stile enduro. Alle 14 siamo comodamente seduti coi piedi sotto al tavolo a gustarci le specialità tipiche della cucina siciliana: ma questa è un’altra storia...  
Non capita tutti i giorni di avere completamente a disposizione una strada chiusa ai mezzi a motore... 

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