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Collare d’Oro CONI 2020, premiati gli iridati di ieri e di oggi

Il collare d’Oro del CONI, una della massime onorificenze sportive italiane, è stato consegnato dal presidente Giuseppe Conte al campione Moto 3 Lorenzo Dalla Porta e a tutti i campioni che hanno conquistato un mondiale prima del 1995
Premiati i campioni
Lorenzo Dalla Porta è stato insignito del Collare d’Oro del CONI, l’onorificenza che viene conferita agli sportivi italiani maggiormente distintisi nel corso dell’anno. La cerimonia di consegna si è tenuta a Roma, presso la Palestra Monumentale di Palazzo H, e vi ha  preso parte il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, il quale ha conferito personalmente le onorificenze ai premiati; sul palco con lui, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, il presidente del CONI Giovanni Malagò e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Presenti all’evento anche il presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Giovanni Copioli, e il segretario generale FMI, Alberto Rinaldi.
Si è trattato di una edizione un po’ speciale, perché questa volta non ha ricevuto il Collare d’Oro soltanto il neocampione mondiale della Moto3: oltre a lui sono stati insigniti dell’onorificenza anche gli altri piloti italiani che hanno conquistato un titolo mondiale prima del 1995, anno in cui venne istituito il riconoscimento del CONI. Dunque hanno ricevuto il Collare d’Oro anche Carlo Ubbiali, Pier Paolo Bianchi, Luca Cadalora, Eugenio Lazzarini, Fausto Gresini, Alessandro Gramigni, Mario Lega, Marco Lucchinelli e Franco Uncini.
«Sono davvero felice e orgoglioso di questa cerimonia che arriva a conclusione di un'altra grande stagione per il nostro sport. – ha detto Copioli –. È stato emozionante vedere insieme generazioni di piloti, da Ubbiali a Dalla Porta, ripercorrendo il passato del motociclismo italiano con campioni del mondo di questo calibro. Ringrazio il presidente Malagò ed il CONI per i giusti riconoscimenti loro consegnati.».
E ha soggiunto: «Sottolineo ancora la decisione del CONI, che ha condiviso la scelta di premiare gli iridati prima del 1995 dando un segnale molto importante: la storia dello sport è fondamentale nella nostra cultura, e ciò vale anche per il motociclismo. Basti pensare che oggi, di fronte ai migliori atleti, ai più alti dirigenti e istituzioni del nostro Paese, abbiamo portato piloti capaci di conquistare complessivamente ben 25 titoli mondiali».
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