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Codice della Strada, Salvini: comincia la riforma

La tanto annunciata "Riforma del Codice della Strada" comincia finalmente l’iter che porterà entro giugno 2024 alla sua attuazione. Tappa intermedia il mese di aprile 2023 un decreto legge che conterrà alcuni primi spunti sulla sicurezza. Sul tavolo ci sono micormobilità, chiarezza e univocità delle regole e pene più severe per i trasgressori

CdS: novità in arrivo
Annunciato in più occasioni, il Nuovo Codice della Strada promesso dal ministro dei trasporti Matteo Salvini prende forma. La tabella di marcia è la seguente: entro aprile un Decreto sicurezza stradale per intervenire sui temi più urgenti, poi, entro fine anno, una più profonda riforma del Codice della Strada. Vediamo di fare chiarezza.

Decreto sicurezza stradale
I dettagli scarseggiano, ma l’intenzione è chiara: inserire all’interno del decreto legge indicazioni di immediata applicazione in vista della riforma prevista per i prossimi mesi. In particolare, ci si aspetta entro la fine di aprile l’arrivo di nuove norme relative alla micromobilità,  cioè alle regole per la circolazione dei monopattini elettrici, alla guida in sicurezza, quindi nuove e più severe regole contro la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti e al contrasto alla sosta selvaggia. Vederemo di qui alle prossime settimane come si concretizzeranno i punti accennati da Salvini.

Riforma del Codice della Strada
Di una “revisione organica del Codice della Strada” ne parla ormai da tempo. Fermo restando le numerose modifiche già apportate nel corso degli anni, va detto, l’attuale CdS, fermo  al 1992, va “svecchiato” ed aggiornato. Parole chiave della riforma riguarderanno in tal senso semplicità e brevità. Salvini ha detto di puntare sulla chiarezza applicativa con regole chiare e scevre da dubbi e ambiguità, e, allo stesso tempo, su sanzioni giuste ed efficaci, basate sui principi di ragionevolezza, proporzionalità ed effettività. Come accennato, il percorso legislativo che porterà alla riforma dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno in corso, con la tappa “intermedia” di aprile e, entro dicembre, l’arrivo del decreto legislativo delegato, fino ad arrivare all’attuazione e all’esecuzione vera e propria entro giugno del del prossimo anno.

Idee e suggerimenti
Salvini ha espressamente parlato di un “percorso condiviso”. Da qui, la richiesta di collaborazione estesa a tutte le associazioni di categoria (compresa la FMI) alle quali è stata concessa la possibilità di inviare proposte e suggerimenti entro il 10 aprile 2023 direttamente al ministro.

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