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Bonus bici e monopattino elettrico: obbligo scontrino “parlante”, come funziona

Il bonus per bici, e-bike e monopattini elettrici era rimasto impantanato a causa di un braccio di ferro tra ministeri. Alla fine si è raggiunto un compromesso: per ottenere i 500 euro sarà necessario presentare uno scontrino “parlante” come quello dei medicinali. La piattaforma sarà attiva per metà agosto, precedenza a chi ha già fatto l’acquisto, ma il rischio clickday non è escluso
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Tra i bonus previst da DL Rilancio uno dei più attesi è quello per l'acquisto di bici, ebike e monopattini elettrici o altri mezzi da micromobilità (cliccate qui per tutti i dettagli), il provvedimento si è arenato perché vittima di un “braccio di ferro” tra il Ministero dei Trasporti e quello dell’Ambiente, divisi sui documenti da presentare da parte di chi ha già fatto l'acquisto per ottenere il rimborso massimo di 500 euro


Il Ministero dell’Ambiente a metà giugno aveva chiarito che per avere il contributo, in alternativa alla fattura, sarebbe stato sufficiente lo scontrino purché "parlante" cioè con l’indicazione della tipologia del prodotto acquistato e il codice fiscale dell’acquirente. Decisione non condivisa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministro De Micheli premeva perché a essere rimborsati fossero tutti gli acquisti, anche quelli dimostrabili presentando un semplice scontrino. Il Ministero dell'Ambiente però temeva possibili abusi derivanti dall’impossibilità di dimostrare l’effettiva corrispondenza dello scontrino con un acquisto fatto da un cittadino. Secondo il ministero, la possibilità di ottenere il bonus presentando uno scontrino anonimo potrebbe infatti facilitare il lavoro dei soliti “furbetti”. Alla fine l’ha avuta vinta il Ministero dell’ambiente: per ottenere il rimborso occorrerà presentare uno scontrino “parlante” che, come detto, specifica la natura dei beni acquistati e riporta il codice fiscale del compratore: come per le spese in farmacia da portare in detrazione nel 730. Resta ovviamente valida anche la fattura.

Attivo entro un mese, rischio clickday?
Restano da capire i tempi, da quel che trapela il portale attraverso cui effettuare la richiesta del bonus sarà attivo al massimo entro un mese, quindi si parla di Feragosto. Resta concreto il rischio di clickday, per evitarlo sembra che verrà data la precedenza a quanti hanno già fatto l’acquisto, mentre chi si registrerà per ottenere un voucher da spendere verrà messo in “attesa”. Con il DL Rilancio oper il bonus sono stati messi a disposizione 210 milioni di euro che perl ptrebbero non basare: secondo stime di ANCMA nelle prme settimane dalla fine del lockdown le vendite di bici “normali” hanno subito un’impennata del 60%, che equivarrebbe a 130 milioni di euro di bonus già “prenotati”, a cui vanno aggiunti quelli per le e-bike, i monopattini e tutti gli altri mezzi (o servizi in sharing) ammessi.


Bonus bici: chi ne ha diritto
Possono usufruire del bonus mobilità tutti i maggiorenni che hanno la residenza (non basta il domicilio) nei capoluoghi di regione (anche con meno di 50.000 abitanti), nei capoluoghi di provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei comuni delle città metropolitane (anche sotto i 50.000 abitanti) e in tutti i comuni che abbiano una popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Come richiedere il bonus mobilità

Quando il portale sarà attivo si potrà richiedere un voucher da spendere per l’acquisto di una due ruote oppure avviare una richiesta di “rimborso” per tutti gli acquisti di mezzi e servizi fatti a partire dal 4 maggio (resta da capire se servirà la fattura o basterà lo scontrino).


Ciccate qui per tutti i dettagli del funzionamento dell’ecobonus

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