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Autovelox: in Spagna stop alla frenata "tattica"

In alcune regioni della Spagna entreranno in funzione degli speciali autovelox in grado di rilevare se si prova a frenare in prossimità di un punto di controllo oppure se si accellera subito dopo. Un modo per tenere a bada chi rispetta i limiti solo in prossimità dei controlli segnalati. Le multe partiranno da 600 euro, più decurtazione dei punti patente
Stop alle... frenate
Se in autostrada abbiamo il sistema Tutor, che registra la velocità media, sulle altre gli unici deterrenti al superamento dei limiti di velocità sono gli autovelox che registrano, però, solo la velocità istantanea. Per legge questi dispositivi devono essere segnalati e capita molto spesso che chi passa rallenti solo in prossimitià del rilevatore superando i limiti sia prima, sia dopo. Per bloccare questa brutta abitudine in Spagna entreranno in funzione dei dispositivi che controlleranno la velocità nei tratti di strada precedenti e seguenti la presenza di una postazione autovelox. Questi dispositivi serviranno come detterente a chi va oltre i limiti e frena subito prima del velox e, una volta superato, riaccelera. Nella regione di Castilla e Leòn, nel nord della Spagna, saranno installati 26 nuovi radar che andranno ad aggiungersi ai 780 fissi, 545 mobili e 92 di sezione già operativi in Spagna.
In particolare 16 di questi saranno dedicati a strade secondarie e saranno radar anti frenata e quelli cosiddetti "a cascata". I primi controllano il tratto di strada immediatamente precedente al radar fisso già segnalato e normalmente ben visibile, mentre i secondi tengono a bada il tratto immediatamente successivo. A quanto pare le autorità non avviseranno circa la presenza di questi dispositivi obbligando così i "furbetti" a rispettare i limiti. Le sanzioni previste per il superamento dei limiti di velocità arriveranno fino a 600 euro e alla decurtazione di sei punti sulla patente. Dopo la Castilla e Leon, sembra che anche le città di Barcellona, Salamanca, Castellòn e Ibiza ricorreranno a questi nuovi sistemi di controllo. Arriveranno anche in Italia? Di certo se si vorrà raggiungere l'obiettivo europeo del dimezzamento degli incidenti mortali entro il 2030, questa potrebbe essere una misura efficace. Staremo a vedere. 
 
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