Arriva la quarta generazione della Suzuki Hayabusa
La quarta stagione della “Busa” non porta stravolgimenti veri propri ma introduce nuovi aggiornamenti, a partire dall’elettronica gestita dalla piattaforma inerziale a sei assi
Con il 2026 la Suzuki Hayabusa arriverà alla quarta generazione, il livello estremo di una supersportiva circondata da un alone leggendario. Era nata nel 1999 con l’obiettivo di diventare la motocicletta di serie più veloce del mondo, tuttora caratterizzata da uno tra i migliori coefficienti di resistenza aerodinamica mai misurati su una moto di serie; nel 2008 la seconda generazione, con cilindrata maggiorata e diversi aggiornamenti tecnici ed elettronici; nel 2021 la terza con profondi interventi su motore, ciclistica e aerodinamica, e l’adozione di un pacchetto elettronico di ultima generazione.
Il quarto capitolo
Ora il quarto passo che non porta stravolgimenti veri propri ma introduce nuovi aggiornamenti, a partire dall’elettronica gestita dalla piattaforma inerziale a sei assi. Il Suzuki Drive Mode Selector Alpha (SDMS-α) offre tre modalità di guida predefinite ed altre tre personalizzabili, e ognuna di esse varia automaticamente la logica di intervento del controllo di trazione (10 livelli con possibilità di disattivarlo), della gestione della potenza (3 livelli, modificati in questa versione 2026 con un miglioramento della spinta ai bassi regimi), Quickshift (2 livelli con possibilità di disattivarlo), anti impennata (10 livelli con possibilità di disattivarlo) e controllo del freno motore (3 livelli con possibilità di disattivarlo).
C’è anche il limitatore di velocità
Il pacchetto elettronico comprende anche il limitatore di velocità che permette di impostare il limite evitando di superarlo per distrazione, il Cruise Control che nella nuova versione rimane attivo anche durante i cambi di marcia, il Launch Control a 3 livelli ora modificato nei settaggi, la segnalazione delle frenate di emergenza, l’ABS Cornering, il sistema che controlla le discese in base alla pendenza e quello per le partenze in salita.
Il motore non cambia
Nessun intervento sul motore che già conosciamo, un quattro cilindri in linea di 1340 cm³ per il quale vengono dichiarate una potenza di 140 kW (190 CV) a 9700 giri/minuto e una coppia di 150 Nm a 7000 giri/minuto, così come non è stata modificata la ciclistica. Dunque anche la Hayabusa 2026 è costruita intorno a un telaio a doppia trave in alluminio con forcellone pure in alluminio, realizzati con elementi estrusi ed altri ottenuti per fusione. Le sospensioni sono di produzione KYB, forcella a steli rovesciati di 43 mm Ø e un unico ammortizzatore, mentre l’impianto frenante di questa versione MY2026 è dotato di sistema di frenata integrale Combined Brake System e all’anteriore sfoggia dischi di 320 mm Ø con pinze Brembo Stylema a quattro pistoncini.
Le modifiche non sono solo tecniche: verranno introdotte le nuove livree Nero Memphis, Grigio Pittsburgh e Blu Rodi e una nuova batteria Eliiy Power agli ioni di litio: più leggera ed efficiente.
Ci sarà anche una Special Edition (qui sotto) aratterizzata da carrozzeria e cerchi blu con finiture e accenti bianchi, emblema Suzuki 3D, stemma speciale resinato sul serbatoio, i terminali di scarico e paracalore con finitura anodizzata.
La Special Edition ha dettagli e livrea più ricercati
Ci sono già i prezzi
Ancora da definire la data di arrivo presso i concessionari mentre i prezzi sono già stati stabiliti: 19.990 € f.c. per la versione standard e 20.490 € f.c. per la Special Edition Blu Montreal.
Foto e immagini