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Approvata la legge sulla mobilità ciclistica: al via le infrastrutture per le due ruote

Attesa da oltre un decennio, la norma che dà alla bicicletta pari dignità con gli altri mezzi nella pianificazione delle infrastrutture di trasporto, è stata approvata in via definitiva ieri. Un provvedimento voluto per promuovere il ciclo come mezzo di trasporto per gli spostamenti urbani e turistici, che favorirà la realizzazione di ciclovie sicure, velostazioni, posteggi e servizi dedicati
Arriva anche un Decreto da 14,8 milioni
“La Cenerentola della mobilità, la bicicletta, assume pari dignità in città, in periferia e nei percorsi turistici, rispetto agli altri mezzi e guida il cambiamento verso la mobilità dolce e alternativa. È uno scatto culturale e nella pianificazione delle opere, per il quale il nostro Paese è pronto”. E’ il primo commento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio dopo l’approvazione della Legge quadro sulla mobilità ciclistica da parte della Commissione Trasporti del Senato, ultimo passaggio necessario per il via libera definitivo della norma. Il provvedimento si prefigge di “promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative” al fine di “migliorare la mobilità urbana, tutelare l’ambiente, salute, minor consumo di suolo, valorizzare territorio e beni culturali, sviluppare l’attività turistica”. Nel concreto, la legge segna l’ingresso delle due ruote a pedali (quindi anche le e-bike) nel Piano generale dei trasporti e della logistica, prevedendo lo sviluppo delle infrastrutture specifiche per i ciclisti a livello comunale, regionale, nazionale ed europeo. Tra gli obiettivi fissati dalla norma ci sono lo sviluppo della rete nazionale Bicitalia collegata con quella europea Eurovelo e la delibera di Piani regionali della mobilità ciclistica per individuare una rete in armonia con Bicitalia, favorire interscambio tra bici e altri mezzi di trasporto e l’uso del ciclo nelle aree urbane. A livello locale è prevista la stesura di Biciplan cittadini per creare una rete sicura, incentivare dell’uso dei cicli per gli spostamenti verso la scuola e il lavoro, contrastare il furto e diffondere i servizi come bike sharing e aree di sosta dedicate, nonché per favorire attività di promozione e di educazione alla mobilità sostenibile. A carico dei Comuni sono pure lo sviluppo di velostazioni e la modifica dei regolamenti edilizi per agevolare la realizzazione di spazi comuni per il deposito di biciclette. A rendere storica la giornata di ieri per la mobilità ciclistica è stata la contemporanea approvazione del Decreto ministeriale che stanzia 14,8 milioni di euro per realizzare o mettere in sicurezza percorsi e piste pedonali in tutta Italia. Un importo che le Regioni potranno utilizzare per effettuare interventi a favore della sicurezza stradale dei ciclisti in ambito urbano all’interno dei Comuni con oltre 20.000 residenti. Il provvedimento si aggiunge a quelli approvati in passato per lo sviluppo delle ciclovie turistiche e degli itinerari ciclabili e pedonali extraurbani.
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