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Angel Nieto ci lasciava due anni fa, a Ibiza un murales per ricordarlo

A due anni dalla scomparsa del campionissimo la Spagna si è di nuovo fermata per ricordarlo. A Ibiza, vicino al luogo dove ci fu il tragico incidente, è stato realizzato un murales per ricordarlo
Ricordando Angel
Mentre in Repubblica Ceca si svolgevano le prove del mondiale, ad Ibiza e in varie parti della Spagna si celebra la seconda ricorrenza della morte del campionissimo Angel Nieto, deceduto il 3 agosto 2017 in seguito alle ferite riportare in un incidente stradale proprio a Ibiza. Per omaggiare il leggendario campione che ha riscritto la storia del motociclismo, a Ibiza è stato realizzato un murales che lo raffigura sopra ad un cuore fiammante con l’inimitabile numero 12+1 (Nieto era superstizioso e ricodava così i suoi trecidi titoli). L’iniziativa è stata promossa da Ricardo Urgell, storico imprenditore e creatore del gruppo Pacha, grande amico di Nieto. Le sue idee, supportate dalla famiglia del pilota, si sono concretizzate nell’opera che è stata realizzata dall’artista spagnolo Necko, che ha voluto raffigurare un sorridente Nieto con ai lati due rami di alloro dorati, che tante volte ha portato al collo. Un ricordo vivo situato a pochi metri dal luogo del tragico incidente, in un incrocio a raso sulla statale che collega la città di Ibiza a Santa Eularia. Il murales è diventato un vero e proprio santuario per gli appassionati delle due ruote che sbarcano ogni anno sull’isola e si fermano davanti allo sguardo sorridente del centauro spagnolo rievocando i tanti successi della sua gloriosa carriera.
In occasione della ricorrenza, il quotidiano sportivo As ha intervistato Fonsi Nieto, nipote di Angel, che ha voluto così ricordare quello che per lui è stato un maestro di vita: "Era molto esigente perché conosceva solo una parola: vincere. Come ricordarlo? Con un sorriso, aspetto che lo ha da sempre contraddistinto. Mi ha insegnato ad amare il mondo della due ruote, a rispettarlo e a trattare gli appassionati nel miglior modo possibile. Sono loro il cuore pulsante del movimento. Il 3 agosto è e sarà sempre una data difficile per la famiglia, ma mi piace ricordare in particolar modo il tributo che gli ha voluto dedicare il Real Madrid nel settembre 2017: al minuto 13 (12+1) nel match contro il Real Betis è stato esposto uno striscione che recitava “Un eroe, una leggenda, un angelo”. Sto pensando di tatuarmi questa frase che per me racchiude nel miglior modo le gesta di Angel”.


 
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