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Africa Eco Race 2019, 10ª tappa: vince Arredondo, ma Botturi è a un passo dalla vittoria finale

Alessandro Botturi è di nuovo a 7'17" su Ullevalseter e la vittoria finale sembra ormai a un passo: “Avrei voluto vincere la speciale per dedicarla a Meoni nella ricorrenza della sua scomparsa, ma spero di poterlo fare presto con qualcosa di più importante”, 
Botturi ricorda Meoni
Più si avvicina il traguardo dell'Africa Eco Race 2019, più la gara si fa difficile. E non solo perché la tappa Amodjar-Akjoujt di 519 chilometri era complicata dal punto di vista della navigazione, ma anche perché alla decima giornata di gara la stanchezza si fa sentire e la mente va già al Lago Rosa.
Alessandro Botturi però anche oggi non ha avuto cali di concentrazione e anzi ha controllato bene Ullevalseter: il pilota Yamaha ha riportato a 7 minuti il vantaggio sul norvegese, che ora sembra davvero avere finito le proprie risorse: “C'è poco da dire – esordisce sconsolato al bivacco – Alessandro merita di vincere questa Africa Eco Race. Ha corso sempre perfettamente ed è anche una persona a modo. Ora devo solo pensare a portare la moto a Dakar senza problemi, non c'è spazio per provare altro”.
Dal canto suo Botturi si rilassa solo per il fine tappa di una giornata faticosa e particolare per i sentimenti, ma non considera la gara finita: “È stata una giornata davvero dura. Più difficile di quel che pensavo, e poi la fatica ormai si fa sentire, lo devo ammettere. Però ho corso come dovevo, non posso che essere contento. Mi dispiace solo di non avere vinto la tappa perché avrei voluto dedicarla a Fabrizio Meoni nel 14º anniversario della sua scomparsa. Purtroppo abbiamo fatto 25 chilometri in più per un errore di navigazione e Arredondo è venuto a prenderci, ma spero presto di potergli dedicare qualcosa di più importante”.
Se Ullevalseter ha spinto nel finale di tappa come ultimo tentativo di sfilare la vittoria a Botturi, Arredondo invece ha tenuto il gas aperto tutto il giorno, forte di partire vicino ai primi. Il guatemalteco ha seguito la traccia fino a prenderli quando hanno sbagliato. Si è portato così a casa un successo nella 10ª speciale che lo premia per la bella rimonta in classifica che lo ha impegnato fin dal secondo giorno, quando era sprofondato addirittura in 36ª posizione per un grosso errore di navigazione: “È andata bene, sono contento della gara che ho fatto, ma oggi è stata davvero dura. Sono esausto”.
Agazzi consolida la 3ª piazza su Jensen, Arredondo è 5º. Cipollone perde due posizioni nella generale nonostante una gara solida, aiutato da Franco Picco in un difficile passaggio sulle dune. Il vicentino chiude un'altra giornata nella quale fa valere la propria esperienza, finisce 9º di tappa e si mantiene terzo nella + 450 cc, 12º nella generale. Dietro di lui sempre Maurizio Cecconi, mentre Paolo Caprioni torna in gara dopo la sostituzione del motore del suo bicilindrico e con un 13º posto parziale recupera fino alla 25ª piazza.
Domani con l'11ª tappa si attraversa la frontiera e si arriva a St. Louis, in Senegal. Sarà l'ultimo sforzo prima del giorno conclusivo con l'arrivo a Dakar.
Classifica generale: 1° Alessandro Botturi (Yamaha) 44h13'56”, 2° Pal Anders Ullevalseter (Ktm) 07'08”,  3° Simone Agazzi (Honda) 02h11'42”, 4° Felix Jensen (Ji Bigg) 02h36'45”, 5° Francisco Arredondo (Ktm) 05h34'07”, 6° Patrice Carillon (Ktm) 06h19'50”, 7° Domenico Cipollone (Ktm) 06h46'16”, 8° Philippe Cavelius (Ktm) 07h05'58”, 9° Jan Zatko (Ktm) 10h32'22”, 10° Henrik Rahm  (Ktm) 10h58'29”

Ph. Sandra Beigun

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