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WorldSSP300, Ana Carrasco rinnova con il team Provec Kawasaki

WorldSSP300 news – La stagione 2020 non è andata come sperava, conclusa in anticipo per un brutto incidente, ma l’anno prossimo la spagnola ci riproverà. Ana Carrasco ha rinnovato con il team Provec Kawasaki per tornare a essere di nuovo campionessa del Mondo
Ancora insieme
Il brutto incidente che ha rimediato il mese scorso sul circuito di Estoril non ha scalfito la sua voglia di essere pilota, Ana Carrasco ha rinnovato con il team Provec Kawasaki per il 2021. La spagnola sarà sempre schierata nella WorldSSP300, dove nel 2018 è diventata la prima donna a vincere un campionato del mondo di motociclismo e tornerà in pista con l’obiettivo di ripetere questa impresa.
Ora Carrasco è impegnata in una dura riabilitazione, dopo esser stata operata per ridurre la frattura alle due vertebre D4 e D6 e ha dichiarato: “Il 2018 è stato un anno molto speciale per me, vincere il campionato del mondo ha cambiato la mai vita per sempre. Non solo ho ottenuto uno degli obiettivi della mia vita, ma mi sono anche convertita in un certo senso in un simbolo perché altre donne aspirino a realizzare i propri sogni. In griglia sono un pilota come un altro, non sono una donna. La prossima stagione correrò di nuovo con l’appoggio di Provec e Kawasaki e il mio desiderio è di vincere il campionato per la seconda volta. Questo è stato il mio combustibile nella mia recente operazione. Voglio ringraziare non solo Kawasaki e Provec, ma anche tutti i nostri sponsor che nonostante la situazione del Covid e nonostante il mio infortunio, appoggiano questo progetto per la prossima stagione”.
Guim Roda, il direttore di Provec Racing, ha dichiarato: “Abbiamo il mezzo, l’esperienza e, la cosa più importante, il pilota per aver successo la prossima stagione. Questo è un progetto che è stato costruito solo per Ana, i suoi successi sono un beneficio per tutto il campionato del WorldSSP300 e sentiamo che il nostro compito sia quello di assicurarle un progetto competitivo per continuare a fare la storia. Se lo merita, come pilota e come persona”.

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