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SBK a Barcellona questo weekend, può succedere di tutto

Il mondiale Superbike torna in pista a Barcellona in questo fine settimana per il round Catalunya, ottava delle 12 prove del campionato, e ci torna in una situazione piuttosto fluida: i giochi per il titolo sono ancora apertissimi
Il mondiale Superbike torna in pista a Barcellona in questo fine settimana per il round Catalunya, ottava delle 12 prove del campionato, e ci torna in una situazione piuttosto fluida: Alvaro Bautista è sempre leader della classifica ma da tre gare a questa parte Toprak Razgatlioglu sta recuperando inesorabilmente ed è a 30 lunghezze, con 310 punti teoricamente disponibili di qui all’ultima prova in Australia. I giochi sono ancora apertissimi e se da un lato lo spagnolo si è dimostrato velocissimo ma anche capace di accontentarsi se la situazione lo richiede, dall’altro il turco ha una consistenza mostruosa e una solidità impressionante, capace di adattarsi a qualunque pista.

Ducati vs Yamaha vs Kawasaki
Il supermotore della Ducati contro l’equilibrio della Yamaha, la determinazione di Alvaro contro i funambolismi di Toprak: è lì che si giocherà lo scontro. Naturalmente con l’inserimento di Jonathan Rea, molto più di un terzo incomodo. Da inizio stagione sono stati loro tre gli unici a spartirsi le vittorie, 8 a testa i primi due e 5 il nordirlandese. Tutti gli altri è come se corressero in un altro campionato. Anche il caposquadra della Kawasaki è incredibilmente consistente, veloce su tutte le piste, ma la sua determinazione a volte è anche il suo limite che spesso lo porta a esagerare: ad Assen il contatto con Razgatlioglu che ha mandato entrambi al tappeto, a Magny Cours l’urto che ha buttato a terra Bautista, qua e là qualche episodio rude soprattutto con ”Razga”. Jonny è un ragazzo adorabile e un grande campione ma viaggia sempre sul filo del rasoio. Per giunta la sua moto sembra avere perso un po’ di competitività rispetto alle prime gare e quello che manca ce lo deve mettere lui, che comunque è staccato da Bautista di soli 47 punti e pienamente in lizza per il titolo.

Occhio a Ruben
Michael Ruben Rinaldi è un altro degli uomini da tenere d’occhio perché dopo le fatiche dell’inizio sta cominciando a trovare il bandolo della matassa. Lo pensa anche la Ducati che gli ha appena rinnovato il contratto da pilota ufficiale anche per il 2023, del resto il romagnolo proprio nell’ultimo round disputato è salito per la prima volta quest’anno sul podio, secondo in gara 2. È l’uomo delle sorprese, ne ha già fatte altre in passato. La vittoria forse no ma un buon piazzamento è assolutamente alla sua portata.
È un bel martello anche Andrea Locatelli, secondo uomo della Yamaha, che finora ha fatto risultato 19 volte su 21; praticamente la certezza di un buon piazzamento, in attesa però di trovare il guizzo per fare il salto di qualità. Mica facile con quei tre là davanti…
E farà bene a guardarsi anche alle spalle perché a soli 15 punti c’è Axel Bassani, il nuovo che avanza: sesto assoluto e abbondantemente leader della classifica ”indipendenti”. Con la Ducati del team Motocorsa ha trovato la sua dimensione ideale arrivando a lottare nelle primissime posizioni in più di un’occasione. Prima o poi tirerà fuori il coniglio dal cilindro…

Redding e il forcellone
Va inserito tra gli uomini d’oro anche Scott Redding che a sua volta è pronto per una magia. È incredibile quanto il nuovo forcellone abbia reso competitiva la BMW ufficiale e probabilmente c’è anche altro, fatto sta che adesso il britannico sta con i primi, i quali devono fare i conti anche con lui. E con Alex Lowes, genio e sregolatezza alla ricerca di un rendimento costante ma capace di begli exploit.
Iker Lecuona e Xavi Vierge, nono e decimo in campionato, in quanto spagnoli giocano in casa e finora hanno fatto marciare bene le due Honda ufficiali, forse però i tempi non sono ancora maturi per il vertice. Come del resto non lo sono per Michael van der Mark, rimasto fuori a lungo per due infortuni successivi e ora all’inseguimento della forma fisica.
Sono della partita anche il sammarinese Luca Bernardi e l’italiano Roberto Tamburini, attualmente 15º e 16º. Corrono da privati ma si tolgono delle belle soddisfazioni e sono andati a punti diverse volte. Hanno buone probabilità di riuscirci anche a Barcellona.
 

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