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SBK 2021 Misano - Rinaldi, la vittoria non è un caso: inizia una nuova era?

Il pilota romagnolo bissa il successo dell'anno scorso ad Aragon e si candida a diventare la speranza del nostro motociclismo italiano in superbike. L'ultima affermazione in Italia risaliva a quattro anni fa con Melandri, il secondo titolo di Biaggi dista ormai nove stagioni. I nostri giovani possono puntare in alto?
A fine gara, i complimenti a Micheal Ruben Rinaldi sono arrivati direttamente da Max Biaggi, con Max Temporali che in telecronaca si è fatto messaggero - appunto di un sms- riassunto sostanzialmente così: “Complimenti, andavi da paura oggi a Misano, sembravi me per come pennellavi le curve”. Il romagnolo è stato ovviamente ben contento degli elogi del Corsaro, che in superbike rimane il nostro italiano migliore di sempre.

Anni di magra
A essere sinceri, gli ultimi anni tra le derivate di serie non hanno regalato grosse soddisfazioni ai nostri piloti. L'unico azzurro iridato è stato proprio Max, e il suo ultimo titolo risale a nove anni fa. Da allora e fino all'anno scorso solo Marco Melandri è stato capace di vincere qualche gara: 12 per l'esattezza, con l'ultima affermazione in Italia a proprio a Misano, nel 2017. Il 2019 è stato addirittura anno di digiuno per i nostri piloti, e comunque dal ritiro di Biaggi solo Davide Giuliano era riuscito a salire sporadicamente sul podio.

L'inizio di una nuova era
L'anno scorso è stato proprio Rinaldi a marcare il segno di una rinascita: il successo di Aragon non solo ha riproposto la vittoria di un pilota italiano su una moto di casa nostra, ma è arrivato addirittura con Go Eleven, un team indipendente. In quel weekend Ruben ha ottenuto il podio in tutte e tre le gare, prestazione che poi non è più riuscito a replicare.
L'inizio del 2021, di nuovo ad Aragon, sembrava un possibile talismano per il romagnolo, ora in forza al team factory. Invece Ruben ha steccato alla prima, e anche all'Estoril ha girato lontano dal podio. Sul circuito di casa è stato però semplicemente sensazionale, correndo una gara da 10 e lode.
È ovviamente presto per decretare un nuovo periodo d'oro per i nostri portacolori, ma la superbike 2021 ha diversi motivi per fare ben sperare: Axel Bassani è arrivato settimo in gara1 a Misano, mettendosi dietro diversi piloti ufficiali, Andrea Locatelli è quasi sempre al traguardo e sempre nei dieci. Nessuno di loro sembra ancora maturo, ma fanno appunto 70 anni in tre e la loro formazione non è di scuola superbike, una categoria che i nostri piloti scelgono quasi sempre come ripiego. Ora però ci sono, e tutti in ottime stretture tecniche: insomma c'è materiale su cui lavorare, e molte soddisfazioni da togliersi.

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