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Mondiale Supersport: Ducati Panigale V2 e Triumph Daytona in arrivo

Nel British Superbike già quest'anno correranno le Triumph 765 e la Panigale V2. L'obiettivo di Dorna è andare incontro anche a MV Agusta e Kawasaki, per limitare lo strapotere di Yamaha e rendere la SSP davvero propedeutica alla superbike
La supersport per come la conosciamo nelle ultime stagioni si è trasformata in un monopolio Yamaha, con sempre più sporadiche incursioni sul gradino più alto del podio per Kawasaki e MV Agusta. Negli ultimi 4 anni il titolo è andato sempre alla R6 e nel 2020 la 4 cilindri in linea giapponese ha vinto 13 delle 15 gare in programma, facendo segnare tutte le pole position e i giri veloci. Chiaramente la situazione attuale ha portato a un impoverimento della griglia di partenza, ma non è l'unico motivo per cui Dorna e FIM vogliono correre ai ripari.

Un mondo a parte
Fino al 2019 nel motomondiale la Moto2 si correva con motori da 600 di derivazione Honda: propulsori da 130 cavalli e un valore di coppia lontanissimi dalla classe regina. Per avvicinare la categoria di mezzo alla MotoGP si è così deciso di innalzare la cilindrata a 765, con il tre cilindri Triumph che è ovviamente anche più generoso in termini di coppia motrice. Il successo dell'operazione è stato completo, tanto che già alla prima gara in Qatar le nuove Moto2 giravano sui tempi della classe regina nel 2010. Ora Dorna vuole ripetere l'operazione tra le derivate di serie, dove la cilindrata di 600 ha troppa distanza in termini di prestazioni dalle attuali superbike, invogliando poco i manager a “coltivare” talenti.

Il mercato chiede il cambio
Bisogna poi considerare che le 600, che tanto piacevano fino a metà anni '90, oggi non si vendono più: siamo arrivati al paradosso che la moto più vincente degli ultimi anni non è nemmeno omologabile alle nostri latitudini ed è venduta solo per uso pista. Inoltre non c'è solo un problema di moto che non trovano posto in questa categoria, ma di altre moto che non hanno una vetrina. Per questo motivo Dorna ha siglato un accordo con il BSB (il campionato SBK inglese) per avviare in via sperimentale già nel 2021 l'introduzione della Triumph Daytona 765 e della Panigale V2 nella supersport d'Oltremanica: il target finale è portare nel mondiale non solo le due moto sopra citate, ma di andare incontro anche alle richieste di MV Agusta, che punta a utilizzare la propria 800, e di Kawasaki, che vuole un palcoscenico adeguato per la sua 636.

Una questione di centimetri? Non solo
Secondo quanto è al vaglio degli organizzatori, il nuovo regolamento non si tradurrebbe però solo in un aumento di cubatura inversamente proporzionale al numero dei cilindri, ma di un vero e proprio balance of performance, un più sofisticato livellamento che agirebbe su numero giri motore legato ad alcuni parametri e ai risultati conseguito, come tra l'altro avviene già in sbk.
La strada sembra tracciata: resta solo da capire se il cambio di regolamento si verificherà davvero nel 2022, perché la pandemia ha già stravolto i programmi delle case e dei team, e il cambiamento che tutti vogliono potrebbe però essere spostato più in avanti di una stagione.
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