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Suzuki, la moto turbo va avanti. Ecco nuovi brevetti

A giudicare dai disegni presentati per la richiesta dei brevetti il nuovo propulsore appare molto compatto e il sistema di sovralimentazione non appare molto più grande del gruppo di alimentazione di un motore aspirato, così come appare di dimensioni ridotte l’intercooler integrato nell’airbox
Da anni Suzuki sta lavorando allo sviluppo di un motore bicilindrico parallelo turbocompresso e nel 2015 ne aveva addirittura presentato un “manichino” al Salone di Tokyo, con una cilindrata dichiarata di 700 cm³ e la distribuzione bialbero. È un tema su quale la Casa giapponese ha già richiesto numerosi brevetti, e sembra che parallelamente venga portata avanti anche una versione aspirata dello stesso propulsore. Il bicilindrico sovralimentato comunque sembra essere arrivato ad uno stadio abbastanza avanzato e pare che per smaltire la grande quantità di calore prodotto nella zona dello scarico verrà raffreddato a liquido il turbo stesso, e che verrà impiegato anche uno scambiatore di calore per raffreddare l’olio.

Dimensioni compatte
A giudicare dai disegni presentati per la richiesta dei brevetti il nuovo propulsore appare molto compatto e il sistema di sovralimentazione non appare molto più grande del gruppo di alimentazione di un motore aspirato, così come appare di dimensioni ridotte l’intercooler integrato nell’airbox. Si ipotizza che il motore possa arrivare a 130 cavalli ma ovviamente non c’è alcuna conferma.
Potrebbe venire montato su una nuova versione della SV 650, che nella documentazioni che accompagna la richiesta di brevetto appare dotata di un telaio in tubi d’acciaio nel quale il motore è inserito come elemento portante; il sistema di costruzione, in ogni caso, permette di effettuare molto rapidamente modifiche della geometria così come del design.

Quando arriverà?
Tra i brevetti anche la soluzione tecnica che prevede l’azionamento dei due alberi di equilibratura direttamente dall’albero motore, con un sensibile contenimento degli ingombri, e un sistema che evita la formazione di bolle d’aria nel lubrificante. Considerando comunque che la Suzuki ha appena presentato una nuova versione della SV 650 modificata per soddisfare gli standard Euro 5, probabilmente di una entrata in produzione di questo progetto si parlerà soltanto nei prossimi anni.

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