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Poimo, lo scooter gonfiabile funziona già - Video

L’idea è nata per facilitare le persone che soffrono di handicap fisici ed era stata applicata alle forme di una carrozzina ma si presta altrettanto bene per uno scooter. Ragionando a mente fredda potreste arrivare a concludere che la soluzione proposta dalla start-up giapponese Mercari R4D sia tutt’altro che ridicola
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Idea geniale?
L’idea di uno scooter gonfiabile fa sorridere ma… andateci piano perché ragionando a mente fredda potreste arrivare a concludere che la soluzione proposta dalla start-up giapponese Mercari R4D sia tutt’altro che ridicola. È stata sviluppata in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Tokyo ed è già al secondo prototipo. Il nome del curioso veicolo è l’acronimo della sua anima: Poimo, che sta per POrtable and Inflate MObility, cioè mobilità portatile e gonfiabile.
L’idea era nata per facilitare le persone che soffrono di handicap fisici ed era stata applicata alle forme di una carrozzina ma si presta altrettanto bene per uno scooter. Le prestazioni evidentemente sono molto limitate, 6 km/h di velocità massima e un’ora di autonomia, ma convivono con una estrema praticità. E non bisogna dimenticare che si tratta solo del primo nucleo di un’idea  ancora tutta da sviluppare. Per ora l’assemblaggio dei vari elementi è un po’ laborioso ma quando verrà semplificato potrebbe consentire di risolvere molti problemi nelle zone dove il traffico è più caotico e mancano i parcheggi: pesa soltanto 9 chilogrammi, se non trovate un posto in cui lasciarlo potete sgonfiarlo e portarvelo dietro in uno zainetto.
Tra i vantaggi, il fatto che questo concetto può essere applicato a veicoli di differenti morfologie e permette di realizzarli in base alle misure fisiche e alle richieste del proprietario.
La propulsione avviene tramite un motore elettrico il cui moto viene trasmesso allo pneumatico posteriore per mezzo di una rotellina controrotante. Esattamente come avviene nelle trasmissioni a rullo che caratterizzavano i motori ausiliari dei Mosquito, che fecero la fortuna della Garelli e rimisero in movimento l’Italia nei primi anni del dopoguerra. Gira e rigira, siamo tornati al punto di partenza.
E lo sviluppo è già abbastanza avanti, come dimostra il filmato qui sotto.

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