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Parigi: stop alle moto di notte? Per ora il divieto è dribblato, ma...

I biker parigini tirano un sospiro di sollievo: la proposta che voleva il divieto alla circolazione notturna di moto e scooter a benzina è stata fortunatamente respinta. Almeno per ora. Rimane la questione: quale futuro per le due ruote “non elettriche”?

Salva, per ora
In prima linea quando si tratta di limitare la circolazione delle moto (più volte s’è parlato di parcheggi a pagamento e chiusure del traffico), l'amministrazione di Parigi questa volta ha dovuto frenare. Ventilato in più occasioni, il progetto di vietare la circolazione di tutte le moto endotermiche dalle 22.00 alle 7.00 è stato respinto dal consiglio comunale della città. Così i motociclisti della capitale francese possono tirare un sospiro di sollievo. 
Ma qual era il progetto? Semplice: vietare la circolazione di moto e scooter a benzina non durante il giorno (come già avviene talvolta quando le emissioni inquinanti superano il limite di legge), bensì nelle fasce orarie notturne, al fine di limitare il rumore, giudicato da alcuni residenti eccessivo. Di contro, si proponevano incentivi per l’acquisto di moto elettriche o altri veicoli a batteria, e-bike comprese.
Fortunatamente per i biker parigini, il progetto - che in realtà veniva definito come un “desiderio” espresso da un consigliere comunale appartenente al gruppo degli Indipendenti e dei Progressisti - è stato discusso in consiglio comunale nel corso di una sessione iniziata il 6 febbraio e, alla fine, respinto.

Il rumore nel mirino
Che il rumore sia un elemento già finito nel mirino dell’amministrazione urbana è cosa rispauta (ricordate gli autovelox con misuratore di decibel?), meno invece il motivo di una sì generale “discriminazione” verso tutti i veicoli (specialmente le moto) spinte da un motore termico. “Perchè bandire tutte le moto e tutti gli scooter a benzina, indiscriminatamente, quando la maggioranza rispetta gli standard ufficiali in fatto di emissioni sonore?”, s’è chiesta la Federazione francese degli Angry Bikers, evidenziando che “Se vogliamo lottare contro il rumore eccessivo basta far rispettare la legge, niente di più, niente di meno!”.

E in futuro?
Una battaglia è stata vinta, ma le sorti della guerra mossa contro le moto a benzina dalle amministrazioni cittadine delle grandi capitali europee (come per esempio Londra) sembrano purtroppo segnate. In molti non aspettano altro che il divieto definitivo alla loro circolazione: “Stiamo semplicemente attendendo che le due ruote a motore termico siano completamente bandite, perché vietarle solo di notte e non anche di giorno?” ha per esempio dichiarato Franck-Olivier Torro, firmatario della proposta e portavoce del collettivo Ras le Scoot.

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