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Nuovo Codice della Strada: 125 ed elettriche in autostrada

Più volte discusso, modificato e rimaneggiato, il nuovo Codice della Strada ha finalmente iniziato il suo percorso in Aula. Tra le novità più interessanti dovrebbe esserci l’apertura delle autostrade alle 125 e alle moto elettriche
Novità CdS
Rivisto e rimaneggiato ormai innumerevoli volte, il nuovo Codice della Strada è stato approvato in prima lettura alla commissione Trasporti di Montecitorio. Il ddl sarà discusso in Aula per essere approvato - se tutto va bene - già nella prossima settimana e passare poi all'esame del Senato. Le novità che potrtebbero diventare legge sono numerose. 

Partiamo, ovviamente, dalle due ruote, riguardo alle quali il cambiamento più interessante è appunto l’apertura dell’autostrada anche alle 125 cme alle elettriche (al momento escluse, a prescindere dall potenza del motore). Pertanto la circolazione sulle autostrade e strade extraurbane sarà quindi vietata solo a velocipedi, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore a 120 cm3 se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico. “La circolazione - è specificato nel provvedimento - è consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2”.
Numerose le novità anche per le biciclette. Arrivano infatti l’obbligo di una adeguata distanza laterale dalle bici in fase di sorpasso, l'obbligo del casco per i minori di 12 anni e la già discussa “zona avanzata di sosta” in prossimità dei semafori, cioè la possibilità per i ciclisti di fermarsi davanti alla coda di auto ferme al semaforo. Quest'ultima possibilità sarà però valutata dalle singole amministrazioni locali insieme alla circolazione "contromano" nei centri storici. 
In fatto di sicurezza, il documento prevede inoltre zone a traffico limitato o aree pedonali davanti le scuole, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni, l’obbligo di installazione di cinture di sicurezza sugli scuolabus, multe più salate per chi non rispetta i segnali di stop ai passaggi a livello e, soprattutto, un deciso innalzamento delle sanzioni nel caso di guida con smartphone, situazione per la quale è prevista anche la sospensione della patente da sette giorni a due mesi sin dalla prima infrazione e multe che vanno da 422 a 1.697 euro contro gli attuali 161 - 467 euro.
Un’ultima nota riguarda poi la questione “semplificazione”: in caso di deterioramento della targa, per esempio, sarà possibile restituirla ed avere un duplicato senza dover affrontare le spese di re-immatricolazione, mentre la validità del foglio rosa si allunga ad una anno contro gli attuali 6 mesi per consentire fino a tre tentativi di esame. 
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