Salta al contenuto principale

Multe stradali, l'Antitrust denuncia: "evidenti abusi ai danni dei cittadini"

Oltre alla mancata rendicontazione al Mims delle multe stradali, l’Antitrust denuncia in Commissione parlamentare anche le anomalie riscontrate in fase di accertamento e notifica della sanzione. Le amministrazioni locali agiscono nel loro interesse e come meglio credono, perpetrando “evidenti abusi” ai danni dei cittadini
Attraverso una recente audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei diritti di utenti e consumatori, l’Antitrust ha denunciato - oltre alla mancata rendicontazione al Mims delle multe (cosa prevista dalla Legge) - evidenti irregolarità anche per ciò che riguarda le attività di accertamento e notifica dell’eventuale sanzione. L’anomalia, denuncia l’Autorità, risiede nella “discrezionalità dei singoli enti preposti” nel valutare l’ammontare di tali oneri, che variano, senza alcuna evidente ragione da comune a comune. “Sulle spese di accertamento delle multe stradali - ha spiegato l’Antitrust - non esistono attualmente criteri oggettivi di quantificazione fissati dal legislatore e ogni ente locale agisce secondo la sua piena discrezionalità, spesso perpetrando evidenti abusi”.

A discrezione del comune?
In pratica, ogni comune fa un po’ come gli pare, buttando nel calderone degli oneri dovuti dal cittadino spese di diversa natura -  il più delle volte nemmeno giustificabili -  quali ad esempio i costi di stampa, di postalizzazione,  di acquisto e manutenzione dei palmari per la rilevazione delle infrazioni, quelli per la manutenzione delle apparecchiature e del software di gestione del servizio, per i moduli autoimbustanti, per la redazione delle raccomandate, per le visure alle banche dati della Motorizzazione e altro ancora. “La discrezionale definizione di tali spese, a livelli talvolta elevati - spiega ancora l’Antitrust - si traduce in uno sfruttamento della posizione di debolezza del consumatore/cittadino, che è costretto a pagarle per espressa previsione di legge senza poterne contestare il quantum in alcuna sede”.

Il tutto, per “arrotondare” le entrate…
In aggiunta a tutto questo - lo dimostrano le tabelle mostrate dall’Autorità - c’è poi l’enorme (ed ancora una volta ingiustificata) variazione delle spese: il costo di una “Visure Aci” varia ad esempio da un minimo di 0,80 euro a un massimo di 1,83 euro, con una differenza del 128%, mentre le spese per “modulistica, stampanti, cartucce, manutenzioni apparecchi” passano da un minimo di 2,50 euro ad un massimo di 9,30 euro, con un’oscillazione pari addirittura al 272% tra un comune e l’altro. Perché?
A rendere la situazione ancor più fastidiosa (usiamo un eufemismo) c’è poi il fatto che le amministrazioni locali, quando non possono addebitare certe spese, quali per esempio quelle di notifica, vanno a “compensare” la perdita aumentando i costi di accertamento. L’esempio portato dall’Antitrust è eloquente: quando la notifica delle multe stradali avviene via Pec, e quindi si azzerano le "Spese di notifica" fisse da 9,50 euro a carico dei cittadini, alcuni comuni aumentano in risposta - ed in modo assai considerevole -  i costi di accertamento, che possono raggiungere i 15 euro a sanzione.

Bisogna fare chiarezza
Alla luce di quanto segnalato dall’Autorità, il Codacons promette battaglia ed il presidente della Commissione Simone Baldelli chiede sia fatta chiarezza: “bisogna capire quale possa essere un costo medio standard da fissare in modo trasparente e ragionevole - ha detto Baldelli - per evitare discriminazioni tra cittadini che risiedono in comuni diversi e che, tra l'altro, non possono neppure contestare l'importo di questi costi, e per togliere a qualche amministrazione locale la tentazione di utilizzare questa voce per arrotondare le entrate delle multe stradali”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento
singletv
Mar, 06/07/2022 - 14:19
E' STRANISSIMO ... ANZI , VORREI DIRE QUASI INFAMANTE SE NON ADDIRITTURA OFFENSIVO ....CHE l’ Antitrust SE NE ACCORGA SOLO ADESSO .... DOPO COME MINIMO 10 ANNI DI VESSAZIONI , FURTI E LADROCINEI DI TUTTI I COMUNI ITALIANI CONTRO GLI AUTOMOBILISTI ITALIANI !!!!!!!!
singletv
Mar, 06/07/2022 - 14:23
aDDIRITTURA, C'E' UN DECRETO EUROPEO CHE OBBLIGHEREBBE L' ITALIA AD INSTALLARE L' OROLOGIO ELETTRONICO VISIVO DEI SECONDI CHE MANCANO AL SEMAFORO ROSSO ... SPECIALMENTE SUI SEMAFORI CON INTALLAZIONI DI VIDEOSORVEGLIANZA PER REGISTRARE LE INFRAZIONI !!!!!! VOI NE AVETE VISTO QUALCUNO IN FUNZIONE ???? IO A TREVISO UNO SOLO E NON HA NEMMENO LA VIDEOSORVEGLIANZA !!!!