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Monopattini truccati: è allarme a Bologna

Entrati di diritto nella nuova mobilità urbana, i monopattini elettrici sono oggi tra i mezzi preferiti dagli adolescenti. Com’era per i motorini, gli smanettoni 2.0 hanno però iniziato a truccare i motori, ottenendo negli allunghi risultati davvero eccezionali. Emerge il problema sicurezza: ecco le proposte dell’Osservatorio sulla Sicurezza stradale
Velocità massima raddoppiata
Cambiano i tempi ma alcune cose rimangono immutate: se una volta si sostituiva la marmitta per far correre un po’ di più il cinquantino, oggi si trucca il monopattino per far scena sulla ciclabile. Un fenomeno che, come un tempo, coinvolge i più givani, e le cui conseguenze possono essere molto serie.
A sollevare la questione è l’assessore alla Mobilità di Bologna Claudio Mazzanti che, a margine della presentazione della settimana europea della Mobilità, ha sottolineato il problema: “c’è gente, ha detto Mazzanti, che riesce ad aumentare la potenza del monopattino, così anziché andare a 20-25 chilometri all’ora vanno anche a 50 all’ora. Li stiamo controllando, ma è difficile”.

Verificare l’eventuale manomissione del mezzo è quasi impossibile perché, a differenza dei motorini, in cui le modifiche meccaniche balzano subito all’occhio (e all’orecchio), il monopattino elettrico truccato risulta apparentemente identico al prodotto uscito di fabbrica, cambia solo il sofrware di gestione del motore. L’unico modo per smascherare la manomissione sarebbe quello di metterlo alla prova testando la velocità massima su un banco a rulli: cosa difficilissima.

Ci vogliono azioni mirate
D’accordo con l'assessore anche Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio dell'Emilia romagna sulla Sicurezza stradale. «Una ricerca SWG ha evidenziato che dopo il periodo di lockdown, 4 italiani su 10 hanno scelto monopattini e bicicletta – afferma Sorbi –. Il monopattino non è un gioco e non lo si può utilizzare con superficialità, come se non soggiacesse a delle regole che sono alla base della sicurezza di tutti gli utenti presenti sulla strada. Occorre mettere in guardia sui troppi comportamenti contrari alle norme del Codice della Strada, e occorre una nuova strategia – continua il presidente dell’Osservatorio – che coinvolga tutti gli attori interessati per porre in essere azioni mirate. Che si tratti di un problema molto serio lo dimostrano anche i dati sull'incidentalità: nel mese di agosto si sono registrati a Bologna, 12 accessi al pronto soccorso per sinistri con monopattini.

 

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