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Mercato piloti Ducati: Lorenzo torna e Bautista passa a Honda?

Alvaro è propenso ad accettare la proposta di Honda per le derivate di serie: decisivi un ingaggio importante e un progetto nuovo. La casa bolognese pensa a Redding e Laverty per sostituirlo, ma al momento Dall'Igna ragiona soprattutto sulla possibilità di portare Lorenzo in Ducati Pramac. C'è da superare lo scoglio del contratto con Honda e le resistenze di Puig, ma Alex Marquez potrebbe così salire di categoria
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MotoGP
Nel bene e nel male tutto il mercato di MotoGP e SBK gira intorno a Ducati. La notizia (quasi) certa è che Alvaro Bautista l'anno prossimo correrà con Honda tra le derivate di serie. La casa giapponese pare avere fatto un'offerta che non si può rifiutare e lo spagnolo ha così deciso di accantonare la conquista del mondiale per fare cassa e sposare il progetto di sviluppo della Casa Alata. Oltre ai soldi, Hrc ha messo sul piatto una moto nuova, che si spera possa essere competitiva nel breve, se non brevissimo periodo.

Ducati tra due fuochi
Dopo la perdita di Lorenzo dell'anno scorso, Ducati dunque va a perdere un altro pezzo da 90, ma proprio il maiorchino è al centro del mercato in MotoGP, perché nonostante un addio burrascoso con il team ufficiale, i vertici della casa bolognese hanno pensato a lui per un clamoroso ritorno, questa volta con il team Pramac. La squadra di Campinoti in realtà ha già pronto il contratto di Miller, con cui prolungherebbe volentieri.

Lorenzo piace a Dall'Igna
Gigi Dall'Igna però non ha nascosto il proprio interesse ad avere nuovamente il maiorchino in squadra e a questo punto la palla passa proprio al 99 e a Honda. Al di là di quel che potrebbe pensare Jorge, il vero nodo della questione è Alberto Puig: il manager spagnolo è stato prima il grande artefice del passaggio di Lorenzo in Honda, e anche in questo inizio di 2019 ha fatto il possibile per aiutare il maiorchino ad avere una moto più adatta alle proprie esigenze. Perdere Jorge sembrerebbe non tanto una sconfitta, quanto il fallimento di un progetto: è bene poi ricordare che Lorenzo ha già un contratto firmato con Honda anche per l'anno prossimo, per cui è molto più facile lasciare tutto com'è piuttosto che cambiare.

La risposta di Honda
Gli elementi a favore di una rottura caso mai sono da individuare nell'altra metà del box, con Alzamora che avrebbe piacere a portare Alex Marquez in Honda: un primo anno nel team satellite di Lucio Cecchinello (con promozione di Nakagami o Crutchlow nel team ufficiale) per poi affiancare il fratellino a Marc l'anno seguente. Il progetto potrebbe aiutare la permanenza del 93 in Honda: il campione del mondo in carica va in scadenza di contratto l'anno prossimo e portare Alex nell'orbita della Casa Alata aiuterebbe un nuovo accordo.

Il sostituto di Alvaro
Gli altri in questo momento stanno a guardare, ma non attenderanno all'infinito: Ducati è divisa tra MotoGP ed SBK ma non può lasciare passare l'estate senza muoversi in un mercato già piuttosto povero di scelte. Miller dirottato in Superbike non è un'opzione facile da far digerire al pilota australiano, Scott Redding sarebbe la vera prima scelta in sostituzione a Bautista sulla Panigale V4R. L'inglese però è in trattativa anche con Shawn Muir per una BMW nel mondiale delle derivate di serie e se è vero che Scott sta facendo bene nel BSB, le specifiche di un'elettronica sofisticata e l'ingresso in un team ufficiale richiedono che Redding faccia un passo in avanti nella gestione di un campionato complesso. Ducati l'anno prossimo cercherà di vincere quel mondiale che quest'anno è quasi del tutto sfuggito di mano: né lui né Eugene Laverty sembrano valere Bautista. Più allettante potrebbe essere la pista Razgatlioglu, astro nascente tra le derivate di serie: il turco però al momento è già conteso tra Kawasaki e Yamaha, con la prima in vantaggio e l'inserimento di Ducati non sarebbe semplice. In tutto questo c'è una punta di rammarico per il destino di Melandri, con Marco che da poco ha annunciato il proprio ritiro: chissà se Macho non ci avrebbe pensato un po' di più, sapendo di una Panigale V4R incredibilmente libera a metà agosto.

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