Prodotta dall’indiana One Electric, la Kridn - che in sanscrito significa letteralmente “per giocare” - è stata progettata appositamente per l’Africa, dove le strade sono difficili, i carichi da trasportare spesso pesanti e le temperature elevate. Nonostante il nome, a livello di scheda tecnica la Kridn non scherza: il motore elettrico produce 5,5 kW di potenza di picco, sufficienti per uno 0 - 60 km/h in meno di 8 secondi ed una velocità  massima di 95 km/h. La batteria da 3kWh agli ioni di litio - progettata per resistere alle elevate temperature - è in grado di fornire un'autonomia massima di 80 km se utilizzata in modalità normale e di oltre 110 km se utilizzata in modalità Eco. Semplice - ma per questo anche affidabile - la ciclistica, con forcella tradizionale, doppio freno a disco e cerchi in lega. Il tachimetro - tocco di modernità - è digitale e, come optional, può avere il sistema per connettersi allo smartphone per avere navigazione GPS e altre funzioni. L’arma della Kridn consiste però com’è ovvio nella sua semplicità e nella sua robustezza: “Abbiamo progettato le Kridn per affrontare le condizioni più impervie e difficili e siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto”, ha detto Gaurav Uppal, CEO, One Electric. "La struttura robusta, la sella comoda, la carrozzeria in metallo e l'elevata potenza sono esattamente ciò che serve per sostituire in un simile contesto una tradizionale moto a benzina: poiché in Africa le moto occupano una parte fondamentale nell’intero sistema di trasporto, noi vogliamo ritagliarci una posizione importante in questo: ad oggi - ha aggiunto Uppal - siamo probabilmente la prima azienda indiana di veicoli elettrici (2W) a progettare, costruire, produrre ed esportare i nostri veicoli in Africa, sfidando il dominio delle aziende cinesi”.
La vedremo mai in Italia? Ad oggi sono cominciate le prime consegne per il Kenya ma l’intenzione è quella di entrare presto in altri 4 paesi africani e non solo. Una volta raggiunto l’obiettivo, One Electric si rivolgerà infatti dal prossimo anno anche ai mercati europei e sudamericani. Quindi sì, molto probabilmente la Kridn arriverà anche da noi.