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Kove 450 Rally, il sogno del capo

La 450 Rally presentata all’EICMA sta a cavallo fra le corse e l’adventouring e lo trasmette alla prima occhiata: profumo di gare anche nella linea e buona per andare a spasso, ottima per fare fuoristrada, tanto più che le versioni sono tre: Low, High e Professional

Xue Zhang, fondatore della azienda Kove, è un motociclista appassionato e fin dalla giovinezza aveva coltivato il sogno di partecipare alla Dakar. Lo ha fatto quest’anno e Kove, con un team che ha portato al traguardo tre moto di serie. La 450 Rally presentata all’EICMA sta a cavallo fra le corse e l’adventouring, e lo trasmette alla prima occhiata: profumo di gare anche nella linea del parabrezza alto e verticale come nelle moto che corrono, la carenatura che va a congiungersi al serbatoio e questo che si allunga in basso fino alle protezioni del motore, sella quasi diritta che permette i movimenti e parafanghi alti, da fuoristrada vero. Buona per andare a spasso, ottima per fare fuoristrada, tanto più che le versioni sono tre: Low, High e Professional, una più specializzata dell’altra.

 

Le cose in comune

Tutte hanno telaio a doppia trave in acciaio a culla chiusa con forcellone in alluminio e sospensione posteriore con leveraggi progressivi; tutte hanno componentistica di qualità, un ammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno in compressione ed estensione alle alte e alle basse velocità, e una forcella a steli rovesciati di 49 millimetri Ø regolabile in tutte le funzioni; per tutte e tre il cannotto di sterzo ha la stessa inclinazione, 28°. Però la Low ha minori escursioni, 260 millimetri davanti e 250 dietro, e la sella è a una minore altezza da terra, 910 mm; le altre due sono più esasperate, le escursioni sono 305/300 mm e la seduta è a 960 millimetri dal suolo, che non sono pochi.

 

Ruote da off road

Condividono le stesse misure dei cerchi a raggi con pneumatici 90/90-21 anteriore e 140/80-18 posteriore, e gli stessi freni a disco rispettivamente di 290 mm Ø con pinza assiale a due pistoncini, e 240 mm Ø con pinza a singolo pistoncino. La Low però è anche più corta, 1475 mm di interesse contro 1490, mentre il peso secco è lo stesso per tutte, 145 kg.

Mono raffreddato a liquido

Il motore monocilindrico raffreddato a liquido di 449 cm³ ha due radiatori laterali con ventole ed è dotato anche di radiatore dell’olio; ha misure caratteristiche 94,5 x 64 millimetri e un contralbero che smorza le vibrazioni. La distribuzione è doppio albero a camme in testa e il cambio a sei marce. Non vengono dichiarate le prestazioni se non una velocità massima di 170 km/h.

La differenza tra i due modelli meno esasperati e la Pro è nell’equipaggiamento: Low e High hanno il display TFT da 5” con connessione allo smartphone, presa USB, luci a LED e la coppa in carbonio; la Pro nasce per le gare ed ha luci a LED, paracoppa in carbonio, torretta in carbonio con road book, ammortizzatore di sterzo, paramani in alluminio, scarico in titanio, centralina dedicata, serbatoio per acqua potabile, due fari posteriori, una diversa taratura delle sospensioni, è priva di ABS, chiave di contatto, frecce e retrovisori, e al contrario delle altre non ha omologazione europea.

 

Tutti prezzi

Differenti anche i prezzi: 8990 euro f.c. per le due omologate, 14.990 euro f.c., per quella da competizione.

C’è un’altra moto da rally tra quelle esposte all’EICMA: la 450 Rally EX verrà costruita soltanto in 50 esemplari e costerà 19.990 euro f.c. È una moto pronto gara ancora più raffinata che trasporta 34 litri di carburante e pesa 128 chili secco, cioè 17 in meno delle altre due. Sono diverse anche le misure di alesaggio e corsa, 96 x 62,15 mm per una cilindrata di 449,9 cm³, e la velocità massima sale a 180 km/h. La dotazione è costituita da luci a LED, torretta road book, riser regolabili con smorzatori, paracoppa in carbonio, paramani, cavalletto in alluminio e scarico Akrapovič .

 

Ecco la Rally EX
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