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Suzuki rinnova la V-Strom 650: nasce la V-Strom 650XT Abs

Intermot 2014, a 12 anni dalla nascita, la V-Strom 650, una delle moto più versatili del listino di Hamamatsu, punta ancor di più sulla trasversalità, con particolare attenzione ai lunghi viaggi grazie all'adozione di soluzioni mutuate dalla sorella maggiore di 1000 cm3. A partire dal “becco” anteriore e dalle ruote a raggi
Utilizzo a 360°
Come avevamo anticipato qualche giorno fa, Suzuki a Intermot presenta anche la versione rinnovata della sua media tuttoterreno che compie 12 anni: la V-Strom 650 XT Abs. Il modello seguito dai tecnici giapponesi per il restyling è la V-Strom 1000 Abs, presentata lo scorso anno, che ha ottenuto il favore dei motociclisti. A caratterizzare il nuovo modello (disponibile grigio, bianco, blu o rosso), infatti, è il piccolo “becco” anteriore proprio sotto il doppio faro che incorpora due piccole prese che convogliano aria al radiatore. Il becco ha portato a rivoluzionare l’anteriore, che ora presenta due ulteriori prese d’aria verticali ai fianchi del radiatore che contribuiscono anche al comfort del pilota convogliando aria sulle sue gambe. Il pilota beneficia anche del nuovo parabrezza regolabile su tre posizioni. Arrivano anche le ruote a raggi che conservano le dimensioni della versione precedente (110/80 con cerchio da 19 all’anteriore e 150/70 con cerchio da 17 al posteriore), e sono gommate Bridgestone di primo equipaggiamento. Confermato invece il motore, il collaudato ed apprezzato bicilindrico Suzuki rimane sempre di 649 cm3 da quasi 70 cavalli, quanto basta per divertirsi ed arrivare in capo al mondo; di serie è l’Abs che resta, a quanto pare, non disinseribile. E resta in quella posizione poco felice anche la coppa dell’olio, che in fuoristrada risulta un po’ troppo esposta ai colpi (come optional è disponibile la protezione). Immutato il serbatoio che continua a contenere 20 litri di carburante, mentre il peso complessivo sale di 1 kg (215 kg). Infine, la strumentazione, mista analogico-digitale, riporta anche la marcia inserita e la temperatura dell’aria.
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