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Honda CB750F SevenFifty secondo Mchele Fabbris

Chiamato da un esigente cliente in cerca di una naked dal sapore vintage ma dalla tecnica moderna, l’hondista Michele Fabbris ha dedicato oltre quattro mesi alla realizzazione della special  che vedete in foto: una splendida Honda CB750F SevenFifty in versione 2.0
Honda CB750F SevenFifty
Apparsa nel 1991 accanto alla ben più preziosa e fortunata CBR900RR Fireblade, la Honda CB750F SevenFifty “rinasce” oggi grazie all’ottimo lavoro di Michele Fabbris, “hondista” di lungo corso contattato da un cliente in cerca di una moto dall’animo vintage ma dalla tecnica moderna. Il risultato lo vedete bene nell’immagine qui sopra. Guardiamola più da vicino. Il lavoro di Fabbris, durato oltre quattro mesi e costato la bellezza di 25mila euro, comincia con la sostituzione, praticamente completa, di tutte le sovrastrutture: la sella, nuova, è abbastanza ampia ed accogliente, il telaietto, tagliato fino al perno ruota, acquista un aspetto più filante, le pedane, arretrate, le danno un tocco sportivo, tra l’altro evidenziato dai nuovi manubri, che diventano “semi”. Dell’originale  SevenFifty rimane fondamentalmente soltanto il serbatoio da 20 litri, affusolato e riverniciato in giallo-oro come da tradizione Honda. Originale, seppur largamente revisionato, il motore, che rimane il quattro in linea settemmezzo raffreddato ad aria da 74 CV all’albero, abbinato però ad uno scarico più aperto per una  coppia più generosa. La potenza, insomma, non manca di certo. Altro discorso per la ciclistica, che invece cambia radicalmente: davanti troviamo una nuova forcella pluriregolabile firmata Öhlins e, dietro, un doppio ammortizzatore - anch’esso  Öhlins - in pieno stile vintage e abbinato a leggerissimi cerchi a raggi Kineo tubeless, decisamente apprezzabili nella guida sportiva. Tocco di classe i parafanghi cromati e il microscopico portatarga “appoggiato” alla ruota posteriore. Costata tempo, soldi e fatica, la SevenFifty rinasce così in versione 2.0. Cosa ne dite?

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