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E-bike, a Napoli in fumo un progetto da 120.000 euro

Il Comune di Napoli e Ducati Energia nel 2012 si erano accordati per sperimentare l’uso delle bici a pedalata assistita negli spostamenti dei dipendenti pubblici. Progetto costato 120.000 euro e praticamente fallito per il ritardo nella consegna delle e-bike, avvenuto solo poche settimane fa
Prolungare il contratto?
L’amministrazione di Napoli lavora per evitare di sprecare i 120.000 euro investiti nella sperimentazione di bici a pedalata assistita. La vicenda risale al 2012, quando il Comune partenopeo sigla un accordo con Ducati Energia per avere in comodato d’uso 50 e-bike per 5 anni da fornire ai dipendenti pubblici per gli spostamenti per motivi di servizio in città. Per l’iniziativa il Comune investe 30.000 euro, mentre gli altri 90.000 arrivano dal Ministero dell’Ambiente. Uno stanziamento con il quale l’amministrazione intendeva promuovere l’uso delle due ruote tra i lavoratori e  che sarebbe servito a Ducati Energia per verificare e perfezionare l’efficacia del proprio sistema elettrico che ingloba motore, batterie e sistema di gestione nel grande mozzo della ruota posteriore. Un progetto, dunque, con benefici teorici per tutti gli attori coinvolti, ma dove qualcosa non ha funzionato. Le e-bike, infatti, sono state consegnate da poche settimane con un ritardo enorme su quanto concordato a causa, a quanto pare, del mancato versamento dei premi assicurativi contro il furto da parte dell’amministrazione comunale, dovuto alla mancanza di fondi. Ora, con la fine del comodato d’uso previsto per novembre e l’estate in corso, non esistono più i tempi tecnici per effettuare le percorrenze minime necessarie per raccogliere i dati indispensabili per la sperimentazione. Di fatto, se non si trova una soluzione a breve, si rischia di sprecare i 120.000 euro investiti e che le 50 e-bike rimangono ferme nelle postazioni di alcune municipalità, nel cortile del Comune e alla Mostra d’Oltremare prima di venire riconsegnate. L’idea di Mario Calabrese, assessore alla Mobilità, sarebbe di chiedere a Ducati Energia di prolungare il comodato d’uso dei cicli per consentire il rilevamento minimo richiesto dalla stessa azienda. Inoltre, Calabrese vorrebbe estendere la possibilità di utilizzo delle e-bike anche ai consiglieri in modo da abbreviare i tempi per la raccolta dati. Anche se i tentativi dell’assessore andranno a buon fine, rimane incerto l’ottenimento dell’obiettivo comunale, quello di creare una cultura della bicicletta che induca a un maggiore uso per gli spostamenti cittadini. Una cultura impossibile da trasmettere in pochi mesi, ma che invece si sarebbe potuta realizzare nei 5 anni previsti dal progetto.
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