Salta al contenuto principale

Ducati Panigale V4, dieci cose da sapere

Ecco dieci curiosità tecniche della nuova sportiva di Borgo Panigale. Una moto che ha segnato l'ingresso della casa bolognese in una nuova era, quella dei motori a quattro cilindri, e che come spesso accade, ha spostato l'asticella delle prestazioni di una moto sportiva di serie parecchio più in là
Dieci punti, dieci meraviglie
1 - Il motore della Panigale, quattro cilindri a V di 90° di 1.103 cm3, è stato sviluppato a stretto contatto con il reparto corse Ducati. Non a caso il Desmosedici Stradale ha molto in comune con il Desmosedici GP che spinge le moto di Dovizioso e Lorenzo, a partire dalla posizione nel telaio (ruotato all’indietro di 42°), la misura di alesaggio (81 mm) e l’albero motore controrotante che compensa l’effetto giroscopico creato dalle ruote migliorando la maneggevolezza e l’agilità nei cambi di direzione.

2 - Il telaio Front Frame è un evoluzione del Monoscocca giù utilizzato sulla Panigale bicilindrica. Realizzato in lega di alluminio vanta un peso di soli 4 kg e garantisce alti livelli di rigidità grazie al motore utilizzato come parte stressata della ciclistica. Il Front Frame è fissato al semi carter superiore della bancata anteriore ed alla testa della bancata posteriore del V4.

3 - Nonostante i due cilindri in più, la Panigale V4 S fa segnare sulla bilancia un peso di soli 174 kg a secco, solo 7,5 kg in più della bicilindrica 1299. Grazie all'esteso impiego di materiali pregiati come l’alluminio (utilizzato per telaio, forcellone e telaietto posteriore) e il magnesio (coperchi delle teste, coppa dell’olio, coperchio dell’alternatore e della frizione, telaietto anteriore) si è riusciti a contenere il peso in soli 195 kg in ordine di marcia ma la differenza la fa proprio il V4 Desmosedici Stradale, solo 2,2 kg più pesante del bicilindrico Superquadro della 1.299.

4 - La Panigale V4 S è equipaggiata con cerchi Marchesini forgiati in lega di alluminio su cui sono montati i nuovissimi pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP, realizzati e sviluppati dalla casa lombarda appositamente per la super sportiva di Borgo Panigale, nelle misure 120/70 17” all’anteriore e 200/60 17” al posteriore. Le nuove coperture sfruttano la tecnologia bimescola con la mescola SC2 sulle “spalle”, la stessa utilizzata per i prodotti racing slick di Pirelli.  

5 - Novità assoluta nella gestione elettronica della Panigale V4 è il DSC (Ducati Slide Control), un sistema che supporta il pilota controllando l’erogazione della coppia in funzione dell’angolo di “Slide”, migliorando notevolmente l’efficacia in uscita di curva prevenendo situazioni difficili da gestire da parte del pilota come l’eccessiva perdita di aderenza in derapata da parte del pneumatico posteriore. Il DSC “dialoga” con la piattaforma inerziale 6D IMU che fornisce alla centralina di controllo le informazioni della dinamica della moto (come l’angolo di piega e l’accelerazione), intervenendo anche in funzione del livello di intervento selezionato dal pilota.

6 - Anche l’impianto frenante della Panigale V4 vanta parti “esclusive”: sono le nuove pinze Stylema di Brembo, evoluzione delle M50. Sono lavorate da un singolo blocco in lega e visibilmente più compatte della già performanti M50, con una riduzione di peso di 70 grammi per ogni pinza, senza però perdere in rigidezza. I quattro pistoncini che “lavorano” su ogni pinza hanno un diametro di 30 mm mentre i dischi son da 330 mm.

7 - La Panigale V4 è equipaggiata con una forcella Showa BPF (Big Piston Fork) da 43 mm di diametro e da un monoammortizzatore Sachs, completamente regolabili; marcato Sachs anche l’ammortizzatore di sterzo. La Panigale V4 S e la V4 Speciale vantano invece le sospensioni semi attive a controllo elettronico della svedese Öhlins, con forcella NIX-30, mono TTX-36 e ammortizzatore di sterzo gestite dal sistema di controllo di seconda generazione Öhlins Smart EC 2.0, caratterizzato dalla nuova interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface). Oltre agli assetti preimpostati in funzione dei tre Riding Mode, le sospensioni semi attive sono ulteriormente regolabili e personalizzabili.   

8 - Linea sportiva, “muscolosa” ma elegante, la Panigale V4 mantiene il “family feeling” delle sportive carenate di Borgo Panigale, ma si distingue per linee ancora più essenziali e decise. L’efficienza aerodinamica si deve alla ricerca condotta in galleria del vento dagli ingegneri di Ducati Corse che ne ha determinato la scelta delle forme di carenatura e cupolino. Il frontale è dominato dalle due grosse bocche che, oltre ad alimentare il motore, ospitano nella parte superiore le luci a Led. La carena vanta la soluzione a “doppio layer”: una parte principale, esterna ma comunque “attillata” ed una interna, sovrastata dal telaio Front Frame, con funzione di estrattore dell’aria dal radiatore. Particolare anche la forma della copertura del serbatoio, a “diamante”, mentre il codino (in un unico pezzo nella versione monoposto), vanta un disegno ad ala che si ispira ad uno spoiler aerodinamico, con le luci a Led integrate.     

9 - Il serbatoio della Panigale V4 (tutti i modelli), è una leggera unità in alluminio da 16 litri di capienza. Come sulle Desmosedici da competizione, parte della capacità è collocata sotto la sella del pilota, lasciando spazio nella parte anteriore a tutta la complicata elettronica, inclusa la batteria, agli ioni di litio su Panigale V4 S e V4 Speciale.

10 - Il sistema ABS di Bosch vanta la funzione Cornering che permette di frenare in sicurezza anche a moto inclinata, presente sulla V4 nella versione più evoluta con l’introduzione di nuove logiche e tipologie di controllo. Settabile su tre livelli di intervento, è in grado di assecondare le esigenze del pilota sia su strada, nelle situazioni più critiche e di bassa aderenza, sia nella guida in pista. Il livello 2 (abbinato alla mappa Sport), consente di derapare in ingresso curva in sicurezza mentre il livello 1 (abbinato alla mappa Race), prevende l’intervento dell’ABS solo sulla ruota anteriore, mantenendo comunque la funzione Cornering.   

Leggi altro su:

Aggiungi un commento