La rinascita?
Si chiama Buell Hammerhead 1190 SX ed è un modello che veniva prodotto già una decina d’anni fa, ma il marchio nordamericano sottolinea che in fatto di prestazioni è ancora attualissimo. È spinto da un motore Rotax bicilindrico a V di 72° e 1190 cm³ di cilindrata, raffreddato ad aria, accreditato di una potenza di 185 CV a 10.600 giri/minuto e di una coppia di 137,8 Nm a 8200 giri/minuto. Secondo gli schemi cari al marchio, il serbatoio è ricavato nel trave principale del telaio in alluminio; le sospensioni sono Showa sia davanti che dietro. C’è anche l’inconfondibile disco freno perimetrale anteriore di 386 mm di diametro con pinza a otto pistoncini, e i dati tecnici in generale differiscono di poco rispetto alla moto che l’aveva preceduta. Gli interventi sono stati soprattutto di carattere estetico, sviluppati in collaborazione con il designer Ryan Hahn, dalla carenatura con branchie aerodinamiche al faro integrale, fino alla versione con carenatura in carbonio.
Il marchio Buell era stato acquistato dalla Harley Davidson ma nel 2009 aveva dovuto chiudere i battenti; c’era stata una ripresa con il nuovo marchio EBR (Erik Buell Racing), poi nel 2015 la chiusura e l’anno scorso l’acquisizione da parte di Bill Melvin, leader di Liquid Asset Partners. Il manager americano ha dichiarato che l’obiettivo è sfornare una decina di nuovi modelli entro il 1024. Alcuni li ha anche già mostrati: la Buell 1190 SX è una sportiva dalle caratteristiche più stradali della RX, con il manubrio più alto e le pedane in posizione più comoda; la 1190 Super Touring è stata disegnata in collaborazione con J. Ruiter ed è la viaggiatrice del marchio del Michigan, ma per il momento esistono solo i disegni al computer.