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Africa Eco Race 2022, nel paddock anche Tesorobus

Insieme con la carovana della quattordicesima edizione dell’Africa Eco Race, domani partirà da Montecarlo anche Tesorobus, il pullman che resterà in Senegal e diventerà una scuola itinerante per i bambini dell’orfanotrofio e del villaggio di Kabrousse
Un dono per i bambini africani
Mentre allo Stade Rondelli di Mentone proseguono le verifiche che precedono la partenza della gara, il paddock dell’Africa Eco Race 2022 inizia a prendere forma con i mezzi che colorano tutta l'area, dai camion dei singoli team in gara – tra cui il due volte campione AER Alessandro Botturi – fino a quello riservato ai privati, il famoso Malle Moto, ovvero camion casse, al quale si appoggiano i piloti che non usufruiscono di assistenza, se non quella che possono farsi da soli. Tra questi, troviamo gli italiani Francesco Puocci e Sasà Di Benedetto, privatoni come Paolo Bellini e Alessandro Madonna, che ha scelto di affrontare la AER 2022 in sella a una Yamaha Ténéré 600 del 1988. In Malle Moto anche Lucio Belluschi e Wolfang Piccardo, entrambi su Yamaha bicilindrico di ultima generazione.
Inserito nel contesto del paddock, anche il Tesorobus, il pullman che resterà in Africa a fine avventura, dono del gruppo Maremma Dakar capitanato da Piero Picchi, che sta portando avanti questo progetto ormai da mesi.
Donato da Tiemme Spa e rimesso completamente a nuovo grazie alla collaborazione di molte aziende toscane, Tesorobus è un autobus che si prepara a vivere una seconda vita e rientra in un progetto di Charity-Rally Rust2Dakar, che sarebbe dovuto partire diversi mesi fa.
Come per tutto, la pandemia ha rallentato i programmi, ma ora finalmente l’iniziativa potrà iniziare portando in Africa dei mezzi che verranno lasciati sul territorio in dono attraverso la ong Tavola8.
Partito questa mattina prima dell’alba da Grosseto, Tesorobus arriverà a Mentone in tarda serata insieme con i suoi sei volontari, tra cui il motociclista Valdimiro Brezzi, che ha già corso l’Africa Eco Race in moto.
Il bus viaggerà, quindi, insieme a tutta la gara della quattordicesima edizione dell’Africa Eco Race, toccando giorno dopo giorno gli stessi bivacchi degli equipaggi, per poi rimanere in Senegal e fungere, oltre che da mezzo di trasporto, anche da scuola itinerante per i bambini dell’orfanotrofio e del villaggio di Kabrousse.
Una bella iniziativa sposata fin da subito da Jean Louis Schlesser e suo figlio Anthony.
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