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SBK 2022, Checa: “La Ducati di oggi più competitiva di quella del 2019”

SBK news – L’ultimo titolo che Ducati ha vinto in Superbike è stato con Carlos Checa, nel lontano 2011, e oggi Alvaro Bautista è intenzionato ad aggiornare queste statistiche. Lo spagnolo iridato ha raccontato come vede la lotta al titolo e il binomio italo-spagnolo che al momento è primo in campionato
"Inizio fantastico sia per Alvaro sia per il team"
Era il 2011 quando Ducati conquistava quello che per ora è l’ultimo titolo in Superbike, e a riuscirci fu Carlos Checa con il team Althea. Quest’anno Ducati è tornata al vertice con Alvaro Bautista, primo in campionato dopo i primi quattro round, e finora è l’unico che è sempre andato a punti a differenza dei suoi diretti rivali al titolo Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Checa non aveva dubbi sulla competitività di Bautista con la “rossa”: “Quando un pilota è riuscito ad andare così forte con una moto, come ha fatto Bautista nel 2019, è probabile che vada forte quando torni. Alvaro è super coinvolto con la moto. Sembra molto sicuro di sé e riesce a portare la Panigale a limiti che invece altri piloti non riescono a raggiungere. Jonathan e Toprak sapevano che Alvaro sarebbe stato competitivo ma probabilmente non così tanto e penso che quest’anno la moto sia ancora più competitiva rispetto a quella che Alvaro aveva nella sua prima annata. Si tratta di una combinazione vincente. L’inizio della stagione è stato fantastico, sia per Alvaro che per il team”.

I vantaggi della Ducati
Le caratteristiche del pilota e della moto vanno molto bene insieme: “Alvaro ha una Ducati, ovvero una moto che accelera molto bene e ha un’ottima velocità di punta. Lui è piccolo e riesce ad accelerare molto rapidamente. Si tratta di un insieme di sensazioni che alla fine danno al pilota quella confidenza ulteriore per riuscire a spingere un po’ di più, per girare e accelerare. E al momento sembra che quello che lo faccia meglio sia Alvaro con la Ducati”. Anche nel 2019 la coppia ha ottenuto subito grandi risultati, ma poi il titolo lo vinse Ra: “Alvaro è molto consapevole di quello che gli è successo nella sua prima stagione. Ha imparato molto bene la lezione, non commetteranno lo stesso errore. Penso che faranno qualsiasi cosa sia necessaria per rafforzare quella unione, lavorando con maggiore calma e assicurandosi la continuità dato che è chiaro che sono fatti per stare insieme. Guardare troppo oltre non serve”.

Impossibile fare un paragone
A Misano Bautista ha ottenuto la 22esim vittoria con Ducati e ha raggiunto proprio Checa al sesto posto della classifica dei piloti con il maggior numero di successi con la Casa di Borgo Panigale. Il suo connazionale ha ammesso: “Onestamente penso sia bellissimo, Alvaro è uno dei piloti migliori ed è anche una bella persona e simpatico, sono lieto che sia lui in procinto di superarmi. Non ho intenzione di fare un paragone, sono due epoche molto diverse e lo stesso vale anche per le moto, io correvo con un team privato con il sostegno di Ducati. È strano che siano passati già 11 anni. Ma alla fine sono state prese delle decisioni tecniche, delle decisioni di squadra che se non sufficientemente corrette non ti rendono possibile vincere quei titoli mondiali e quelle vittorie a cui Ducati era abituata nella Superbike”.

Grande spettacolo in pista, Checa approva
La sfida al titolo è a tre: “Con l’arrivo di Toprak e Yamaha il campionato è diventato molto più combattuto. Infatti è riuscito a battere Rea che era il grande dominatore. Quel periodo per tanti anni mi aveva fatto perdere un po’ di emozioni. Ora Jonathan deve fare il massimo per riuscire a vincere di nuovo e la cosa bella è che anche Alvaro con Ducati sia arrivato lì davanti. Ora ci sono tre piloti con tre marchi diversi. Penso che questo è ciò di cui il campionato aveva bisogno, ora è più vivo e interessante che mai”. L’imprevedibilità è ancora più alta e i sorpassi sono all’ordine del giorno: “Mi piace guardarlo, ci sono state delle gare davvero belle. È chiaro che tutti stanno andando al limite. Penso sia uno dei Campionati più belli degli ultimi anni grazie all’equità presente tra questi tre piloti. Questi tre potrebbero stare perfettamente in MotoGP!”
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