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Dakar 2012, nel segno di Despres

La Dakar anche quest'anno ha offerto un grande spettacolo. La sfida tra Despres e Coma giocata sul fino dei secondi fino alla fine ha tenuto gli appassionati "ben svegli" fino alla fine. I due piloti KTM hanno dimostrato di "viaggiare" a livelli ancora troppo elevati per gli altri. Sebbene il dominio KTM sia ancora solido, dietro si fanno sotto Yamaha e la debuttante Husqvarna. Tra gli italiani spicca il nome di Alessandro Botturi, al debutto ha impressionato tutti.

È stata la Dakar più "tirata"

Secondo Cyril Despres, alla sua quarta vittoria, è stata una delle Dakar più "tirate" di sempre, siamo d'accordo con lui visto che il testa a testa col rivale Marc Coma si è consumato fino alla penultima tappa. È stata una sfida sul filo dei secondi che ha entusiasmato gli appassionati divisi in opposte tifoserie: i due piloti ufficiali KTM infatti hanno poco in comune, a partire dai team rigorosamente separati. Lo spagnolo Marc Coma è sorridente e ottimista, taciturno e serio invece il francese Cyril Despres. Le loro sfide sono iniziate oltre 10 anni fa e, alla partenza di questa Dakar, si sono presentati entrambi con tre vittorie a testa. 

Nella foto il podio della Dakar: da sinistra Rodrigues, Despres e Coma

 


Nessuno ha retto il loro ritmo

Di certo Despres e Coma hanno in comune la "manetta", hanno imposto alla gara un ritmo serrato, insostenibile per gli altri: fino alla tredicesima tappa la coppia di testa era divisa da una manciata di secondi mentre il terzo in classifica era a circa un'ora di distacco. Alla fine, a decidere il risultato finale è stato un errore di navigazione di Coma (non il primo a dire la verità) che di fatto ha spianato la strada a Despres. Il francese ha dichiarato che questa è stata una vittoria anche "psicologica": la maggiore esperienza infatti gli ha permesso di mantenere la calma durante quelle tappe in cui Coma ha dimostrato di essere il pilota più in forma.


La gara degli altri

Se Coma (cinque vittorie di tappa) e Despres (quattro vittorie) hanno dimostrato di fare letteralmente un altro "mestiere", dietro di loro si è sviluppata una bellissima battaglia. Helder Rodrigues, vincitore di due tappe quest'anno, ha confermato la terza posizione ottenuta nel 2011 regalando così il secondo podio consecutivo alla Yamaha. Una piacevole sorpresa il Team Husqvarna Speedbrain, al debutto alla Dakar è stato capace di vincere una tappa e di mettere "a segno" numerosi podi. I suoi due piloti di punta, Paulo Goncalves e Joan Barreda Bort, si sono "divisi" la Dakar: il primo ha dato il meglio di sé nella prima settimana; il secondo invece ha dimostrato un crescendo di condizione culminato nella decima tappa, dove ha centrato il suo primo successo, che è stato anche la "prima volta" per la casa varesina alla Dakar. Altro grande protagonista, almeno finchè il fisico lo ha sorretto, è stato Francisco "Chaleco" Lopez. Vincitore della tappa inaugurale in sella all'Aprilia, il cileno è stato a lungo quarto e si è ritirato dopo la settima tappa a causa di un infortunio al ginocchio, unito ai postumi del grave incidente subito durante il rally di Tunisia (a causa del quale la sua presenza quest'anno è stata incerta fino all'ultimo).



 

Alessandro Botturi, sarà una nuova stella

A tenere alta la nostra bandiera ci ha pensato Alessandro Botturi, ottavo al traguardo. Erano dieci anni (2002, con il compianto Fabrizio Meoni) che un italiano non saliva così in alto alla Dakar. Pur essendo al debutto, il pilota del Team Bordone-Ferrari, in sella a una KTM, ha gestito le fatiche delle due settimane di rally come un pilota consumato, piazzandosi stabilmente tra i primi 20 ad ogni tappa. Ha dato poi il meglio di di sé nella settimana conclusiva, dove grazie a ottimi piazzamenti è riuscito a scalare la classifica generale fino all'ottavo posto. Un risultato che fa ben sperare per il futuro. Per dare un'idea dell'impresa di Botturi, basta considerare che Cyril Despres nel 2000 alla sua prima Dakar (allora si correva ancora in Africa) si piazzò "solo" sedicesimo.


 

Organizzazione perfetta

Nonostante un inizio a dir poco terribile segnato dalla morte del pilota Jorge Martinez Boero e di due tifosi precipitati con un aereo privato, la Dakar si è svolta senza intoppi: due soli incidenti di rilievo (Sebastien Couè e Bruno da Costa, fortunatamente non in pericolo di vita). L'assistenza durante le tappe è stata sempre pronta e organizzata. I paesi attraversati, Cile, Perù e Argentina non hanno mancato di regalarci delle "cartoline" fantastiche come quella della foto di apertura: l'autore si chiamam Cezaro de Luca è argentino e ha vinto il premio fotografico "Emilie Poucan", assegnato ogni anno alla foto più bella scattata durante la gara.
 

Il "video-riassunto" della Dakar 2012

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