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Con talet-e trasformi il tuo vecchio scooter in un elettrico

La start-up italiana propone il retrofit elettrico dei principali scooter termici presenti in commercio. Il kit, oltre ovviamente al motore, prevede anche il disbrigo di tutte le "carte" di omologazione. Il primo flag ship store aprirà in autunno a Roma

Che cos’è il retrofit

Per chi non lo conoscesse, il termine retrofit (parola composta inglese che deriva dalla crasi dei termini retroactive, retroattivo, e refit, riparazione), in italiano, si può tradurre con "ammodernamento". Applicato al settore automotive significa, in sostanza, prendere un veicolo datato, o equipaggiato con tecnologia vetusta e renderlo più efficiente attraverso dispositivi moderni. Se nel settore auto questa pratica è utilizzata da anni, solo dal 2022, è stata normata anche per le due ruote. C'è voluto un decreto di sole due righe per dare vita a un segmento, quello delle due ruote retrofittate, praticamente mai preso in considerazione. Il decreto, in sostanza, ha reso legalmente possibile effettuare la trasformazione di un veicolo appartenente alla categoria L mediante quello che viene indicato come un “sistema di riqualificazione elettrica”. Ma il punto fondamentale che rende il mercato del retrofit una possibilità effettiva è che svincola chi progetta e costruisce il sistema dalla richiesta di autorizzazione al costruttore originale a patto che non vengano modificati elementi di sicurezza e fermo restando che tutte le caratteristiche originali non vengano alterate dal sistema stesso. Quindi, a patto di non toccare i dispositivi di sicurezza, sarà possibile montare il kit motore.

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Ora è legale

Al netto di alcune realtà artigianali che si occupano prevalentemente di mezzi d'epoca (leggi Vespa), la prima vera azienda che ha deciso di scommettere su larga scala su questo terreno ancora vergine è talet-e, una startup giovane ma solida, fondata da professionisti provenienti da diversi settori.  Il concetto alla base di talet-e è semplice: estendere il retrofit alla produzione moderna, offrendo cioè kit che possano essere montati sugli scooter più venduti e diffusi in Italia. Attualmente l'azienda garantisce i kit per diversi scooter Piaggio, Honda e Yamaha (diversi modelli e diverse annate) e conta di svilupparne di nuovi (circa una decina all'anno) nell'immediato futuro anche ascoltando le esigenze di chi, in questi mesi di pre lancio, dimostrerà interesse per il progetto (a tal proposito, se siete interessati, iscrivetevi al sito). 

  Come funziona il retrofit talet-e

L’operazione è di per sé molto semplice. Una volta consegnato lo scooter in mano a un tecnico qualificato talet-e, i passaggi pratici sono pochi e ben definiti: viene rimossa temporaneamente la carenatura del mezzo ed a quel punto si procede con lo smontaggio di motore, carter della trasmissione, serbatoio, scarico e cablaggio. A questo punto avviene la vera e propria elettrificazione del mezzo che consiste nella disposizione del nuovo cablaggio, l’assemblaggio del motore elettrico e dell’elettronica su punti definiti del telaio, l’inserimento delle batterie fisse e staffa più batteria estraibile per chi la chiederà. Si collega tutto con il nuovo cablaggio e si procede con le attività di collaudo e verifica della connettività del veicolo. Ultima operazione il riposizionamento delle carenature. Il tempo di montaggio, grazie anche al fatto che il kit sarà composto da un 80% di parti in comune e un 20% personalizzabile a seconda del modello su cui verrà montato, prevede circa 4 ore di lavoro. Seguirà poi il collaudo secondo disposizioni del decreto e la richiesta di una nuova carta di circolazione, nell'attesa che arrivi, il cliente potrà circolare con un documento provvisorio. Qui i tempi si allungano di qualche giorno ma in talet-e sono convinti che nel giro di una settimana massimo lo scooter retrofittato potrà circolare liberamente. 

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Ma cosa cambia?

In sostanza, passare da termico a elettrico tramite kit talet-e non comporterà nessuna variazione nel feeling di guida, a parte quella garantita dal motore green. La velocità massima resterà invariata (il decreto impone che le prestazioni del mezzo retrofittato siano uguali o al massimo inferiori a quelle del mezzo orginario) così come la ciclistica del veicolo che ne determina la risposta dinamica. In talet-e garantiscono che con il kit resterà inalterata la distribuzione delle masse tra asse anteriore e posteriore quindi non ci sarà differenza apprezzabile tra prima e dopo il retrofit. 

Quanto costa?

Attualmente in talet-e hanno stimato un costo complessivo del kit (che comprende montaggio e omologazione) in 2.500 euro. Quando si parla di elettrico, però, non si può non considerare una delle voci più importanti, vale a dire quella dei vari incentivi, che variano su base nazionale e regionale. 
In più, l’azienda ha già concluso un  accordo con un partner di credito al consumo tra i più famosi in Italia, in modo da poter finanziare in maniera pratica la parte di costo non coperta dagli incentivi. Dal punto di vista dell’assistenza, talet-e ha un piano ben preciso: in caso di guasto la app che fornisce informazioni su stato di carica delle batterie permetterà di verificare in prima battuta l’origine del guasto per poi, tramite presa OBD, poter accedere nelle officine convenzionate talet-e alla diagnosi di secondo livello. Se si dovesse rendere necessario un ricambio, la rete lavorerà come normalmente accade per i costruttori, quindi con la prenotazione del ricambio e la sostituzione in officina. Tutto il kit sarà coperto da una garanzia di due anni.

A chi è indirizzato il kit talet-e?

Per rispondere a questa domanda abbiamo interpellato Gianluca Nicchi, Operation Manager di talet-e: “La riconversione all’elettrico nasce dall’aver compreso che il pianeta ha risorse finite e che occorre muoversi verso le energie rinnovabili. Il 19 maggio è stato il giorno in cui l’Italia ha raggiunto il proprio Overshoot day, ovvero il giorno in cui il territorio Italiano ha terminato le risorse che la natura ha messo a disposizione dei suoi abitanti per poter condurre le proprie attività e vivere. Bene, pensare di effettuare il retrofit di uno scooter significa aver fatto proprio il concetto di risorse limitate, di riuso, di riciclo, di estensione di vita e quindi di economia circolare. Se si è compreso quanto siano critici gli effetti del global warming e dell’uso sconsiderato delle risorse del pianeta si avrà compreso anche l’importanza del retrofit elettrico. Se poi a questa consapevolezza si aggiunge che, come spesso accade in questi casi, sul medio-lungo periodo è possibile risparmiare, ecco il perché di una scelta consapevole”

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A quando il debutto?

La timeline di talet-e è serrata: in questi mesi tramite il sito ufficiale www.talet-e.it l’azienda sta raccogliendo le adesioni e i suggerimenti circa i modelli da implementare, al fine di arrivare pronti all’apertura del primo flagship store a Roma (clicca qui per completare il form e restare sempre aggiornati). Una volta sbarcati nella capitale (scelta per certi versi ovvia, visti i numeri del parco circolante), l’obiettivo del breve e medio termine è quello di raggiungere tutte le principali città italiane, Milano in testa. 

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