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Pikes Peak International Hill Climb: stop per sempre alle moto

La Pikes Peak International Hill Climb sarà d’ora in avanti appannaggio solo delle automobili. Addio alle moto, troppo a rischio, secondo gli organizzatori, lungo le 156 curve della cronoscalata più famosa d'America. Si chiude così un’epoca cominciata oltre 105 anni fa
Addio alle moto
Da provvisorio a definitivo: ciò che in molti temevano s’è purtroppo concretizzato nella decisione presa in questi giorni dal consiglio di amministrazione della Pikes Peak International Hill Climb, che ha scelto in fine di interrompere definitivamente la partecipazione delle moto alla celebre cronoscalata. "Le moto fanno parte della storia della corsa fin dal 1916, sono state elettrizzanti, ma anche tragiche, sia per i concorrenti che per i fan", ha spiegato Fred Veitch, presidente ad interim del consiglio di amministrazione della Pikes Peak, "Questo è stato un processo lungo e una decisione difficile, ma crediamo che sia la decisione giusta e che sia nel migliore interesse dell'organizzazione in questo momento”.
Benchè di stop alle due ruote la direzione di gara ne avesse nel corso dei suoi 105 anni di storia imposti numerosi, si trattava, come sappiamo, di interruzioni o esclusioni soltanto temporanee (magari per asfaltare alcuni tratti del percorso). Decisioni cioè prese in determinati frangenti al fine di implementare la sicurezza dei motociclisti, subito dopo riaccolti tra le montagne del Colorado per dar vita ad uno spettacolo unico al mondo. 
Costato la vita al pilota americano Carlin Dunne, deceduto a pochi metri dall'arrivo mentre stava dominando la gara infrangendo il record del tracciato, il tragico incidente di due anni fa - lo ricordiamo - aveva imposto un ulteriore stop alle moto. Un’interruzione che, purtroppo, s’è dimostrata a questo punto definitiva: è la fine di un’epoca cominciata, per le due ruote, già con la prima edizione del 1916… Il record rimane pertanto di Aprilia, che proprio nel 2019, conquistò l’credibile tempo di 9’44”963 grazie al polso di Rennie Scraysbrook in sella ad una speciale Tuono 1100 carenata. 
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