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Neo One, ecco la prima moto per il Metaverso

Prodotta dalla start up inglese Neo, l’elettrica ONE sarà venduta insieme ad una copia digitale NFT da utilizzare nel Metaverso. Ai più la cosa potrebbe suonare strana, se non addirittura incomprensibile, ma questo (così ci dicono) potrebbe essere il futuro che ci aspetta: moto virtuali da guidare in mondi virtuali…
Neo One
Nuova frontiera della realtà virtuale, il Metaverso - termine traducibile come “universo nell’universo” -  è una sorta di “mondo parallelo” abitato dagli alter ego digitali di chi prende parte al gioco. Una “second life” completamente virtuale, in cui è possibile fare praticamente tutto ciò che è concesso fare nel mondo reale. Compreso ovviamente acquistare e guidare una moto… Complice forse il cambio di nome annunciato dalla società che controlla Facebook, cioè appunto “meta”, il termine “metaverso” è, così come il concetto che rappresenta, diventato virale e saltato all’orecchio di tutti. Un’occasione perfetta per la start-up inglese Neo che, per pubblicizzare il suo nuovo modello One, ha ben pensato di “regalarne” una copia virtuale da utilizzare, appunto, nel Metaverso. Intendiamoci: la moto esiste per davvero, è fatta di acciaio e altri materiali, ci si può montare in sella e la si può guidare come qualsiasi altra moto. La “particolarità” sta però nel fatto che a tutti i clienti che sceglieranno di acquistarne una, ne verrà regalata una “copia digitale” (ovviamente con proprietà certificata per mezzo di un atto in forma NFT)  da cavalcare con il proprio alterego virtuale.
Divertente (forse) da sfoggiare nel metaverso, la One, lo specifichiamo per chi è interessato alle moto vere più che a quelle digitali, ha tutti i numeri per posizionarsi al vertice della categoria: a spingerla ci pensa un motore elettrico capace di una velocità massima di oltre 190 km/h, 150 Nm di coppia e, grazie alla batteria ricaricabile in appena 30 minuti, addirittura 320 km di autonomia. Le forme sono ovviamente futuristiche, ma comunque ispirate alle caferacer dei bei tempi andati, quando di internet, metaversi e seconde vite virtuali nemmeno ce ne s’immaginava la futura esistenza…
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