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Moto Guzzi V85 TT: il clone cinese è servito

La nuova Changjiang V 750 Defender potrebbe essere pronta per l'esportazione in Europa. Peccato però che la somiglianza con la V85 TT di Moto Guzzi sia talmente evidente da poter parlare tranquillamente di plagio. Come andrà a finire?

La presentazione in Cina

Un nuovo clone cinese ha fatto il suo debutto in Cina, e questa volta potrebbe addirittura arrivare sul mercato europeo. Il produttore Changjiang, ha una lunga storia nella costruzione di robusti sidecar per l'esercito cinese, utilizzando motori boxer ispirati a Ural e Dnepr, a loro volta derivati dai motori boxer da 750 cm3 di BMW degli annni 50.

Tuttavia, a partire dal 2024, Changjiang sta progettando di lanciare una nuova serie di sidecar che non si baserà più su motori boxer, ma su un bicilindrico a V. Questo nuovo motore, per usare un eufemismo, presenta sorprendenti somiglianze tecniche ed estetiche con quello della Moto Guzzi: con un angolo di 90 gradi tra i cilindri, un albero motore longitudinale e cilindri orientati trasversalmente, questo propulsore richiama in modo evidente le caratteristiche dell'unità di Mandello, ma ha 52 CV (38 kW) a 6.300 giri/min e una coppia massima di 60 Nm a 4.900 giri/min. Queste specifiche tecniche corrispondono notevolmente al motore Moto Guzzi V2 raffreddato ad aria da 744 cm3 e 2 valvole per cilindro, in uso fino al 2020, e che erogava 52 CV a 6.200 giri/min e 60 Nm a 4.900 giri/min.

Tecnologia e componenti

Oltre al motore, anche il telaio tubolare in acciaio e il forcellone posteriore in alluminio sembrano essere direttamente ispirati a quelli della Moto Guzzi V85 TT. Il reparto sospensioni comprende una forcella telescopica a steli rovesciati e un ammortizzatore posteriore firmato Kayaba, con sospensioni pneumatiche specifiche per il sidecar. Le ruote a raggi, con gomme senza camera d'aria, prevedono freni a disco J.Juan, con l'anteriore dotato di pinze a quattro pistoncini e doppio disco, il tutto tenuto sotto controllo da un ABS a tre canali.

Potrebbe arrivare anche in Europa

Da notare che Changjiang già possiede una rete di importatori e rivenditori in Europa, il che rende possibile l'ipotesi di un'esportazione della V 750 Defender nel Vecchio Continente in un futuro molto vicino. La somiglianza con la V85 TT e la presenza di una rete di distribuzione europea creano un contesto favorevole per la diffusione di questo sidecar cinese in un mercato motociclistico sempre più globale. Resta da capire come la prenderà il Gruppo Piaggio, non nuovo a battaglie legali con cloni provenienti dalla Cina.

Qualche anno fa a a EICMA la guardia di finanza è intervenuta per sequestrare modelli di Vespa (lei è senza dubbio la più copiata nel far east) un po' troppo somiglianti all'originale (qui la news).

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