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Le e-bike più curiose di EICMA

Pieghevoli offroad, chopper originali, S-pedelec per le consegne rapide ed eRoad avveniristiche. L’offerta di bici a pedalata assistita è sempre più variegata nel design e nelle proposte come hanno confermato le bici elettriche esposte a Milano, in prevalenza da aziende cinesi. Ecco una rassegna dei modelli più insoliti e interessanti

Ci sono anche due italiane

Insolite, originali, azzardate, pratiche, affascinanti. All’edizione 2023 di EICMA si sono viste bici a pedalata assistita inusuali nel design e nelle proposte, per lo più esposte da aziende cinesi in cerca di importatori o clienti. Modelli con ruote bolloon, con stile ispirato al passato o in configurazioni insolite e non sempre in linea con le norme europee, ma comunque interessanti per capire l’evoluzione del settore. Nell’elenco delle e-bike più attrattive abbiamo inserito anche due esemplari italiani che si distinguono per stile.

 

Engwe X26

Design futurista pensato per un’e-bike versatile e insolita. Progettata per l’avventura e per “sgommare” sugli sterrati, ha ruote fat da 26x4,0” con battistrada tassellati e triple sospensioni: forcella, ammortizzatore centrale e doppie sospensioni a molle nel posteriore. Ingombri voluminosi che si possono ridurre piegando il tubo orizzontale per farla entrare nel baule di un’auto, purché di grandi dimensioni. Esagerato è pure il kit elettrico, con motore da 1,2 kW a spingere fino ai 50 km/h (è pensata per gli USA) e doppi accumulatori da 920 Wh e 480 Wh per pedalate fino a 150 km. Ha cambio a 8 rapporti, freni a disco idraulici e dispaly Lcd a colori.

 

Italmoto Trionfale

Ormai è divenuta un classico, ma merita sempre di essere ricordata. La Trionfale è tra le e-bike ispirate alle moto del passato più riuscite, merito del telaio in alluminio a tralicci a culla composto da corpo centrale, telaietto sella e forcellone posteriore. Affascinano pure le doppie sospensioni a molla posteriori, le ruote fat da 24” con battistrada tassellati e il faro tondo “come una volta”. Più moderno è il sistema elettrico con unità Bafang con 5 modalità di assistenza (ma se ne possono programmare fino a 9) accoppiato con accumulatori da 504 Wh per una percorrenza massima di 80 km. Il cambio ha 7 velocità, i freni sono idraulici. Ci sono anche le versioni da 500 e 750 W con velocità massima di 40 e 60 km/h da omologare come ciclomotore o moto.

 

N Moto Ace

Ormai le e-bike ispirate alle café racer del passato non sono più una sorpresa, ma N Moto Ace merita comunque una citazione per la buona fattura del modello enfatizzata da piccoli particolari come i cavi interni. Attrattive sono pure le gomme balloon da 26” con fascia chiara, il faro rotondo a Led e il sellino a molle. Il kit prevede motore nel mozzo della ruota posteriore, batterie integrate da 540 Wh per autonomie fino a 50 km e display TFT. La dotazione include freni idraulici e cambio Shimano Altus a 7 velocità.

 

Niu BQi-U1

Consegne dell’ultimo miglio veloci? La soluzione possibile è la Niu BQi-U1, S-pedelec con velocità di 45 km/h ideata per trasporti “pesanti” grazie al robusto portapacchi posteriore integrato nel telaio e al cesto anteriore. Un contributo alla rapidità del servizio arriva dalle dimensioni compatte che la rendono agile in città e dal sistema elettrico con motore da 1.000 W e accumulatori da 692 Wh che dovrebbero garantire buone autonomie a pieno carico. Le ruote sono da 20” con battistrada larghi “anti buche” e i freni a dischi con circuito idraulico.

 

RKS 1S

Supercompatta con cerchi da 16” con telaio con soli due tubi uniti dalla sospensione posteriore, l’orizzontale e l’obliquo che arriva fino al mozzo della ruota posteriore dove è collocato il motore. Le batterie sono all’interno del telaio e hanno capacità di 252 Wh per autonomie di 35-45 km. Ha freni a disco, manubrio ripiegabile e cerchi in lega per contribuire a contenere il peso a 17 kg.

 

Polini Santillo

È soltanto un prototipo realizzato per le esposizioni e probabilmente non avrà nessun futuro commerciale, ma è sicuramente tra le più belle eRoad viste alla rassegna milanese. A realizzarla è stata la Santillo Cicli sulla base della RB-01, bici da corsa muscolare dell’artigiano italiano dislocato in Giappone. Un modello dal design originale che integra perfettamente il kit Polini E-P3 comprensivo di motore nel movimento centrale e batterie all’interno del tubo obliquo.

 

Sunra Miku Retrolax

Pensata per il mercato USA, si ispira alle chopper americane con tanto di manubrio alto e seduta “sdraiata” conferita dal cerchio da 20” dietro e da 24” davanti, sempre con gomme balloon. A caratterizzarla sono il telaio in magnesio e la forcella ammortizzata a “quattro barre”. L’aspetto massiccio è confermato dal peso di 42 kg, batterie estraibili da 960 Wh escluse. Inserendole si può usufruire di assistenza elettrica per 60 km e di una consistente coppia conferita dal motore da 750 W nel mozzo della ruota posteriore e comprensivo di cambio a 2 rapporti. La velocità a norma USA è di 32 km/h. Ha display Lcd da 4” e freni a disco idraulici.

 

Yadea Innovator

Un unico tubo a “s” per Yadea Innovator, folding evoluta pure nei contenuti e nelle componenti. Il motore nel movimento centrale ha quattro modalità di assistenza ed è alimentato dalle batterie dietro il tubo sella da 432 Wh per percorrenze elettriche fino a 80 km. Tra i plus ci sono le luci integrate, la trasmissione a cinghia e in cerchi in magnesio, stesso materiale utilizzato per il telaio con forcella e forcellone monobraccio. Ha freni a disco e sellino, copri batterie e manopole in ecopelle. Pesa 24 kg.

 

Yadea Trooper 01

Della Yadea citiamo anche la Trooper 01 dall’estetica retrò minimalista, ma curata nei dettagli come rimarca la sospensione posteriore ben integrata nel disegno complessivo. Ad attrarre sono il sellino lungo e le batterie a simulare un “serbatoio” di grande capienza: 960 Wh per autonomie fino a 150 km malgrado il peso di 36 kg e le gomme fat da 20”. Il motore è nel movimento centrale, i freni sono a disco.

 

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