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KTM 690 Enduro R trasformata da Roland Sands Design in una cafe racer

Roland Sands ha trasformato una KTM 690 Enduro R in una cafe racer mantenendo motore e telaio. Tutto il resto è cambiato, a partire da sovrastrutture e cerchi. Bellissimo il forcellone monobraccio a traliccio. Noi la moto l'abbiamo vista durante la sua "gestazione", nella sede di Roland Sands Design, e vi possiamo dire che è un lavoro di altissimo livello che meriterebbe di essere proposto al pubblico, magari nel catalogo Powerparts... o all'EICMA!
Enduro? no, cafe racer!
La KTM 690 Enduro R è una moto da fuoristrada non estremo che ha goduto di un discreto successo nel mercato. Figlia delle moto da rally vittoriose alla Dakar con Marc Coma e Cyril Despres, propone un telaio a traliccio che non sfigurerebbe su una snella naked o su una special retrò: basta avere un po' di coraggio e provare a trasformarla. Il lavoro per convertire una endurona in cafe racer è esagerato, ma ci prova uno dei più grandi talenti internazionali nel settore del customizing come Roland Sands, il risultato rischia di essere splendido... come la moto che state ammirando qui sopra. Noi di inSella siamo andati a trovarlo qualche mese fa (per i più malfidenti, in gallery c'è la prova: il direttore di inSella con Roland Sands nella sede di RSD a Los Angeles) in occasione della presentazione della Yamaha XV 950. Mentre lo guardavamo montare i primi pezzi del kit che stava realizzando per la custom giaponese, abbiamo notato tra le chicche presenti nella sua officina proprio una KTM spogliata di tutto e pronta per ricevere le "attenzioni" del genio californiano. Che la moto sul tavolo fosse proprio questa bella cafè racer? Secondo noi sì, anche se guardando il punto di partenza (con tanto di gomme da dirt-track) e il risultato finale c'è da rimanere colpiti. Il problema più grande è stato sicuramente l'altezza di sella e comandi, che ha costretto Sands a una vera e propria riprogettazione della ciclistica con un inedito telaietto posteriore in alluminio ancorato alla struttura portante e decorato da Chris Wood di Airtrix. Il monoclindrico da 66 CV risuta così montato molto in alto rispetto al piano di seduta, e il serbatoio orizzontale "abbraccia" la parte superiore del telaio. Sempre in stile anni 70 è il codino monoposto, mentre cerchi e gomme rispettano standard moderni: ruote Morris da 17" e pneumatici stradali Dunlop Sportmax Q3, forcella originale "accorciata" e forcellone monobraccio a traliccio. Il motore ha ricevuto un intenso trattamento con elementi KTM Powerparts, come il kit EVO 2 con camme e filtro aria. D'obbligo i semi manubri con un piccolo faro sovrastato dalla strumentazione originale. Il radiatore è inedito e "decorato" lateralmente con lo stesso colore di serbatoio e coda. L'intervento radicale ha completamente trasformato questa moto, rendendola ancora più leggera e sicuramente divertente in una strada di montagna tutta curve. Ma l'ha resa anche molto, molto bella: secondo noi questa cafe racer potrebbe anche fare breccia nel duro cuore tassellato di Stefan Pierer, il boss di KTM. E non ci stupiremmo di incontrare Roland Sands a Mattighofen nei prossimi mesi con un bel kit pronto da mettere nel catalogo Powerparts...
 
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topomoto
Mer, 09/25/2013 - 10:27
Moto fatte giusto per far parlare di sé. Poi ne vendono un paio a qualche collezionista estroso