Ecco le prime immagini
Come noto la moto è stata sviluppata da Triumph in collaborazione con il partner indiano Bajaj e nell’aspetto conserva marcatissima l’impronta che caratterizza le altre ”classic” del marchio britannico, sia pure con qualche concessione alla modernità: ruote in lega, forcella a steli rovesciati (priva di regolazioni), la sagoma dello scarico che decisamente non è vintage e il disegno del fanale che è tondo ma molto attuale. È una moto che deve toccare certe corde ma contemporaneamente risultare gradita a un pubblico più giovane e forse un po’ meno dandy, e sembra in grado di riuscirci. I designer hanno usato soluzioni furbe come la presenza di alettature sul blocco cilindri che pure è raffreddato a liquido, e la sistemazione del radiatore in posizione discreta, fra i tubi del telaio. Come si conviene a una moto che mantiene un’aria vintage non spicca eccessivamente nemmeno la sospensione posteriore monoammortizzatore, grazie al silenziatore che sul lato destro riempie il vuoto tra ruota e parafango; da verificare se avviene lo stesso sulla destro o se, come sembra, lo scarico è due in uno e dunque sul lato sinistro un silenziatore non c’è. I freni comunque sono a disco su entrambe le ruote, le luci sono a LED e il gruppo ottimo posteriore è integrato nella carrozzeria.
Del motore non è stato dichiarato nulla ma è evidente che si tratta di un bicilindrico parallelo con distribuzione doppio albero a camme in testa; secondo le voci la cilindrata dovrebbe essere fra 250 e 500 cm³ . Per tutto il resto bisognerà aspettare la presentazione ufficiale ma dovremmo aspettare molto: a giudicare dal livello di finitura piuttosto avanzato del prototipo, la versione definitiva potrebbe venire esposta già ai saloni autunnali.