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Ducati DesertX Rally, voglia matta di avventura [PROVA VIDEO]

La Ducati DesertX Rally nasce sulla base della DesertX ed è una versione più estrema, rivolta ai fuoristradisti ad oltranza. La livrea aggressiva del resto parla da sola. L'abbiamo provata nel deserto del Marocco, ecco la prova video

L'endurona con il cerchio da 21" della casa di Borgo Panigale si è evoluta all'insegna della guida in fuoristrada: la nuova versione Rally offre il massimo che si può desiderare in termini di prestazioni in off-road e, per vedere di che pasta è fatta, siamo volati in Marocco. Qui sotto trovate il video della prova e tutti i dettagli tecnici di questa novità.

 

 

Semplicemente estrema

La Ducati DesertX Rally è da poco arrivata nelle concessionarie ma si è già presentata in grande stile, vincendo la categoria Bicilindriche nell’Iron Road Prolog all’Erzbergrodeo 2023, guidata dal pluri iridato di Enduro Antoine Meo. La componentistica è di derivazione racing e tutto è pensato per un uso… severo. Le sospensioni hanno una escursione maggiore di 20 mm rispetto al modello standard: la forcella è una KYB a cartuccia chiusa pressurizzata, per evitare la cavitazione, con i foderi dotati di Kashima Coating e gli steli rovesciati di 48 mm Ø con trattamento superficiale DLC per migliorare scorrevolezza e resistenza all’usura; la corsa è di 250 mm. Nuove anche le piastre in alluminio ricavate dal pieno. Per quanto riguarda la sospensione posteriore, incentrata su un forcellone in alluminio a due bracci, è cambiato il punto di attacco dell’ammortizzatore, che è sempre di produzione KYB, completamente regolabile e con pistone maggiorato; la corsa ruota in questo caso è di 240 mm.

Ciclistica raffinata

Le nuove sospensioni hanno permesso di aumentare l’altezza dal suolo di 30 mm, e la maggiore luce a terra si rivela preziosa nei passaggi più difficili, che è possibile affrontare senza il rischio di toccare sotto. Per migliorare la guidabilità in fuoristrada, sulla DesertX Rally è stato adottato un ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile, fissato direttamente al manubrio con supporti ricavati dal pieno.  Anche le ruote sono adatte a un impiego esasperato: sono stati adottati cerchi Takasago Excel ad alta resistenza con canale per camera d’aria, su mozzi ricavati dal pieno e con raggi centrali in acciaio. Come per la DesertX, per le coperture è prevista la tripla omologazione: di primo equipaggiamento vengono montate le Pirelli Scorpion Rally STR ma chi ha intenzione di praticare parecchio fuoristrada può usare le Scorpion Rally, mentre chi prevede un uso prevalentemente su asfalto ha la possibilità di adottare le Scorpion Trail II.

Vecchia conoscenza

Il motore è il noto bicilindrico Ducati Testastretta 11° di 937 cm³, per il quale vengono dichiarate una potenza di 110 CV a 9250 giri/minuto e una coppia di 92 Nm a 6500 giri/minuto. In questa versione è stato ottimizzato per il fuoristrada adottando una rapportatura adeguata e strategie e calibrazione dei sistemi elettronici ad hoc in funzione della nuova ciclistica. Naturalmente i sei Riding Mode della DesertX Rally (Sport, Touring, Urban, Wet, Enduro, Rally) intervengono anche su Cornering ABS, Ducati Traction Control (DTC) e Ducati Wheelie Control (DWC). Tutte le funzionalità elettroniche sono gestite attraverso il display TFT a colori da 5”, orientato verticalmente per offrire una buona visibilità anche nella guida in piedi. Il sistema è predisposto per l’integrazione con il Ducati Multimedia System che consente la connessione con lo smartphone; è di serie anche la Utility Bar per il montaggio del navigatore satellitare.

C'è anche la versione a 35 kW

La DesertX Rally sarà disponibile anche nella versione a 35 kW per i possessori di patente A2. Nel catalogo Ducati Performance sono previsti numerosi accessori, tra i quali il serbatoio supplementare da 8 litri che aumenta l’autonomia del 40%, le valigie laterali in alluminio e il top case con un volume di carico di 120 litri, faretti supplementari a LED, manopole riscaldate, para motore in tubi d’acciaio e due differenti scarichi Termignoni, uno omologato e l’altro più libero che consente un miglioramento del 7% dei valori di potenza e coppia.

 

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