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Da gennaio aumentano i costi delle targhe

Tra le novità contenute nel decreto ministeriale del 6 novembre 2015  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre, una in particolare riguarda il costo delle targhe: le rettangolari aumentano di 70 centesimi, mentre le quadrate di moto e scooter di 40. Un aumento minimo, ma che su scala nazionale si traduce in un business di circa 38 milioni
Un aumento quasi impercettibile
Oltre a quelli relativi al canone Telepass e ai caselli autostradali, il nuovo anno porta con sé anche un aumento dei costi delle targhe: a partire dall’8 gennaio infatti, i prezzi delle targhe di formato A, le “classiche” rettangolari da auto, saliranno da 41,04 a 41,78 euro (da 44,90 a 45,68 nelle province di Aosta, Trento e Bolzano), mentre quelle di formato B, le “quadrotte” di moto e scooter, passeranno invece da 40,67 a 41,37 euro (da 44,54 a 45,31 nelle province di Aosta, Trento e Bolzano). Un aumento minimo, è vero, quantificabile in poco più di 70 centesimi per quelle automobilistiche e addirittura meno di 40 per quelle motociclistiche, ma che se moltiplicato per il numero totale di targhe montate ogni anno si trasforma in realtà in una bella cifra… Stando ai dati 2014, l’IPZS, cioè l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, unico incaricato della produzione delle targhe, ha infatti ricavato dalla vendita di quell’anno alla Motorizzazione civile (a sua volta incaricata della successiva distribuzione delle targhe nei diversi uffici provinciali) ben 37,86 milioni di euro, equivalenti nel dettaglio a 3 in più rispetto all’anno precedente ed altrettanti in meno rispetto al 2012.
L’ultimo aumento infatti (escludendo quello dell’1 ottobre 2013 determinato dall’incremento dell’Iva), risale al 28 aprile 2012 e portò al tempo un incremento di circa 40 centesimi rispetto ai prezzi in vigore dal 19 agosto 2008.

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