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BSA Gold Star, il ritorno di un mito - VIDEO

Ispirata nelle linee alla mitica antenata di 60 anni fa, la nuova BSA Gold Star sfoggia faro tondo e strumentazione analogica, serbatoio cromato, sella piatta, parafanghi generosi e, ovviamente, ruote a raggi. Noi l'abbiamo provata per le strade di Malaga, ecco come va!

La conosciamo sulla carta ormai dal 2021 e dopo il debutto in Inghilterra, dunque, la BSA Gold Star è arrivata anche da noi con l'intento di erodere parecchie quote di mercato alle rivali nel settore delle neo retrò. Il menù di questa moto è succulento, a partire dal propulsore.  A livello di motore la Gold Star 650 del nuovo millennio, infatti, è spinta da un motore monocilindrico quattro tempi DOHC 4 valvole raffreddato a liquido da 652 cm3, con 45 CV a 6500 giri e coppia massima di 55 Nm a 4000 giri. Il tutto abbinato ad un cambio a 5 rapporti con frizione assistita e antisaltellamento. 

Ciclistica a punto

Dal punto di vista della ciclistica segnaliamo invece la forcella da 41 mm abbinata ad una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico su 5 livelli.  L'impianto frenante (l’ABS a due canali è fornito da Continental) si compone invece di un singolo disco flottante da 320 mm con pinza Brembo all'anteriore e, al posteriore, da un singolo disco da 225 mm, anch’esso con pinza Brembo. I cerchi sono a raggi e calzati da pneumatici Pirelli Phantom Sportscomp nelle misure di 100/90-18 e di 150/70-R17. Per quanto riguarda numeri e misure, il peso in ordine di marcia è di 213 kg, l'interasse di 1425 mm e l'altezza della sella da terra di 780 mm. Buoni i consumi che, per quanto ci viene detto, si assestano sui 30 km/l nel ciclo WMTC, per un’autonomia totale, grazie al serbatoio di 12 litri, vicina ed anzi superiore ai 300 km.

 

 

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