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Six Days 2021 in sicurezza, l'impegno di polizia e carabinieri

Le forze dell'ordine sono dispiegate per tutelare la corretta gestione dell'evento. Attenzione ai movimenti sul territorio per coordinare l'eccezionale traffico, anche grazie a pattuglie moto montate della Stradale. I carabinieri hanno schierato invece corpo forestale e persino l'elicottero per garantire il rispetto dell'ambiente.
Un evento grande e importante come la Sei Giorni di enduro coinvolge non solo più di 600 piloti e almeno altrettanti accompagnatori, ma anche un pubblico numerosissimo, che fin da ieri si è assiepato lungo le prove per seguire i campioni nelle loro evoluzioni. Moltissimi ovviamente gli spettatori in moto, che si sono sommati a quelli in macchina e ai mezzi d'assistenza dislocati ai controlli orari. Ovviamente, tutto questo movimento fuori dal normale genera delle criticità di traffico e gestione del territorio, che hanno richiesto uno sforzo speciale delle forze dell'ordine.

Sempre pronti
Marina Listante, vicario del questore di Pavia, delinea l'intervento della forze di polizia in occasione della Sei Giorni di enduro. “L'impegno della questura di Pavia è stato massimo nei tre giorni che interessano il nostro territorio, su un'estensione di grande vastità. Tramite ordinanza è stato organizzato un servizio interforze con carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, vigili del fuoco. L'attenzione, oltre alla viabilità, è stata data in misura massima anche ovviamente alle disposizioni anti Covid. Particolarmente importante è inoltre – come potete immaginare- l'apporto della polizia stradale con due pattuglie sempre operative”. Stefano Leo, ispettore comandante della polizia stradale nel distaccamento di Voghera, sottolinea come il servizio sia in “sintonia” con l'evento: “Tra queste due pattuglie ci sono quelle moto montate, che raggiungono più velocemente i collegamenti tra percorsi sterrati e asfalto. Sono i punti più critici, perché è laddove la gara interseca la viabilità ordinaria”.

Attenzione all'ambiente
Non è solo la tutela dell'ordine pubblico a essere sotto la lente d'ingrandimento delle forse dell'ordine, ma anche la cura di un territorio di grande pregio naturale, che ha visto lo sforzo congiunto di FMI e carabinieri forestali. Preziosa, al fine di contenere l’impatto ambientale della manifestazione, è infatti la collaborazione dell’Arma con la Federazione Motociclistica Italiana, che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa teso soprattutto alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. I forestali hanno provveduto a verificare l’incidenza della manifestazione in prossimità di aree di particolare interesse ambientale (SIC e ZPS), che comunque non risultano interessate dal percorso, il quale si snoda invece assicurando ampie fasce di rispetto delle citate aree protette. È stata inoltre verificata l’acquisizione da parte degli organizzatori di tutte le necessarie autorizzazioni rilasciate dalle autorità regionali e locali ed è stata predisposta da parte della organizzazione una ampia documentazione fotografica relativa allo stato attuale dei luoghi. Durante le giornate di gara diverse pattuglie dei carabinieri, stanno inoltre svolgendo servizio di vigilanza lungo i punti più delicati del percorso. I carabinieri sono operativi sul tracciato anche con gli uomini dei comandi locali, e sono coadiuvati dalla presenza dell’elicottero che ha sorvolato l’intero percorso nelle fasi iniziali. L’Agusta 109 è quello utilizzato per operazioni di controllo e per interventi di appoggio agli altri nuclei sulle 12 provincie della Lombardia.
Il generale Simonetta De Guz, comandante dei carabinieri forestali della Lombardia, sottolinea il clima di collaborazione nato tra federazione e Arma: “L’obiettivo perseguito è quello di coniugare i valori, anche etici, dello sport con il rispetto dell’ambiente e del territorio. In questo modo l’Arma e la Federazione mirano - pur nella diversità dei ruoli e delle competenze - a rendere questa disciplina sportiva compatibile con condizioni generali di sicurezza ambientale e di sviluppo eco-sostenibile”.
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