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Sei Giorni con Alessandro Gritti e le "vecchiette": i campioni non hanno età

Il fuoriclasse bergamasco ha corso i primi due giorni della Six Days all'età di 74 anni, mostrando a tutti la propria classe. In gara anche il team Bolman, che ha schierato BMW "vintage" che non hanno assolutamente sfigurato
La Sei Giorni di enduro è una magnifica occasione per vedere in rampa di lancio i talenti della specialità, i migliori prospetti del nostro fuoristrada, e girando nel paddock si possono ammirare moto che sono  semplicemente lo stato dell'arte per quanto riguarda la disciplina. Ma all'ISDE si rivedono anche grandi campioni che hanno fatto la storia della specialità come Alessandro Gritti, così come moto assolutamente “vintage”. Le BMW e H-D del team Bolman infatti sono una delizia da ammirare, ma non sono solo oggetti in esposizione, partecipano alla bagarre difendendosi ancora egregiamente.

Mitico “Franco”
Alessandro Gritti non ha certo bisogno di presentazioni tra chi ha superato la soglia degli “anta”: nato a Vertova il primo aprile del 1947, è stato tutt'altro che uno scherzo per il motociclismo sportivo. Quando ancora l'enduro si chiamava regolarità, Alessandro detto Franco ha conquistato 14 titoli italiani e 5 campionati europei. Il primo alloro tricolore arriva non ancora ventenne, nel 1966, nella junior 100, poi Gritti passa sotto le insegne delle Fiamme Gialle e con la Moto Morini aggiunge altri 5 successi nazionali. Nel 1975 arriva il primo successo nell'europeo, allora la maggiore manifestazione internazionale, non essendo al tempo ancora stato istituito il mondiale. A fine anni '70 vanno in bacheca anche i primi titoli italiani di cross, mentre per rimanere in tema di Sei Giorni, sono due le vittorie di squadra – una nel 1976 e una con la mitica formazione del 1981- più un Vaso d'Argento.

Non si stanca mai
Gritti ha proseguito la propria carriera come pilota pro per quasi 30 anni, ma non ha mai davvero attaccato il casco al chiodo, tanto che il pilota bergamasco era in gara anche in questa Sei Giorni, nonostante la carta d'identità reciti 74 primavere. Iscritto con il Moto Club Careter Imenio Testori, Alessandro ha concluso la prima giornata in 419esima posizione, ha iniziato la seconda ancora meglio e si è ritirato prima della terza prova, per il dolore a una gamba infortunatasi prima di partire. Tanto di cappello comunque per il grandissimo campione, che di sicuro non aveva niente da dimostrare a nessuno.

Le “vecchiette” corrono
La modernità ha i suoi vantaggi, ma il fascino vintage è indiscutibile e il team Bolman non ha saputo resistere, iscrivendo due BMW R80 Six Days all'ISDE 2021. A completare la squadra una Harley-Davidson per una squadra al cento per cento – come dice il nome stesso- di piloti italiani. I loro numeri di gara, se li volete vedere in azione tra valle Staffora e valle Curone, sono #770 Giovanni Sebastiano Bussei Canone, #870 Gianpaolo Bergamaschi, #970 Vittorio Veggetti. I primi due giorni sono andati piuttosto bene, anche se l'impresa di correre con moto che hanno più di 40 primavere sul groppone è ardua. In alternativa, lo stand furgonato di Enduro Republic è a Rivanazzano, con le mitiche moto dell'elica pronte a farsi fotografare.
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