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SBK 2022 Repubblica ceca: sarà lotta a tre

Alvaro Bautista è tuttora leader del campionato con una tabella di marcia invidiabile, 6 vittorie e 13 arrivi sul podio su 15 manche disputate; però a Donington è apparso in difficoltà, in Gara 1 è caduto e nelle altre manche ha dovuto correre in difesa lasciando sul campo parecchi punti. Il pronostico è apertissimo
Ci sono molte incertezze per il round Repubblica Ceca che si correrà a Most nel prossimo weekend, e per buona parte sono dovute a quello che è successo in Gran Bretagna, nel round precedente. Alvaro Bautista è tuttora leader del campionato con una tabella di marcia invidiabile, 6 vittorie e 13 arrivi sul podio su 15 manche disputate; però a Donington è apparso in difficoltà, in Gara 1 è caduto e negli altri heat ha dovuto correre in difesa lasciando sul campo parecchi punti, così che ore il suo vantaggio in campionato si è ridotto a 17 lunghezze. Forse non era la pista giusta, mentre il veloce tracciato di Most sembra molto più adatto alle caratteristiche della Ducati che lo scorso anno lì ha vinto.

Duello a tre
Lo spagnolo punta in alto, ma come al solito dovrà confrontarsi con i rivali di sempre, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Il guaio è che in questo momento il turco fa paura: dopo un inizio di campionato stentato ha finalmente trovato la messa a punto giusta per la sua Yamaha, a Misano nella Superpole Race è arrivata la vittoria che inseguiva da inizio stagione e in Gran Bretagna ha fatto man bassa vincendo tutto. Non sarà facile mettergli il sale sulla coda.
Ci proverà anche Rea. Il sei volte iridato, caposquadra della Kawasaki, è sempre uno splendido combattente oltre che il primo inseguitore di Bautista in campionato. Uno che non molla mai, ancora meno adesso che la sua moto è equilibrata e gli permette di esprimersi al massimo. È stato appena riconfermato nella squadra ufficiale fino al 2024 e sono cose che oltre a dare serenità, danno la carica.

Forza Andrea
Ne avrebbe bisogno anche Andrea Locatelli, Il primo degli ”altri”. Lo scorso anno il compagno di “Razga” debuttava in questa categoria ed ha stupito ma con quei tre davanti è difficile fare il salto. Il lombardo è abbonato ad ottimi piazzamenti e ad Assen ha conquistato anche un secondo posto mentre in Gran Bretagna ha combinato poco. Ci vorrebbe un colpo di reni per fare il quarto incomodo. Si augura la stessa cosa Michael Ruben Rinaldi, il secondo uomo della Ducati. Sembra sempre vicino a fare il salto ma le sue prestazioni sono a corrente alternata, per quanto buone, e naviga in quinta posizione. Con Iker Lecuona è ancora presto per parlare di vittoria però lo spagnolo è la più bella sorpresa del campionato, l’unico ad essere andato sempre a punti in tutte le gare. Va forte su tutte le piste e c’è da aspettarsi un buon piazzamento anche in Repubblica ceca. Alex Lowes all’opposto continua ad alternare buone gare ad altre in ombra oppure rovinate da un errore. La continuità non è il suo forte ma da lui ci si può aspettare di tutto. Anche una gara clamorosa.
Anche da Axel Bassani però. Ha una moto privata ma lotta per guadagnarsene una ufficiale l’anno prossimo e con il team Motocorsa si è messo più volte in evidenza. Guida la classifica degli ”indipendenti” e non è nuovo a fare sorpresa pure agli ufficiali.
A Donington Scott Redding è stato toccato dalla bacchetta magica, le modifiche della BMW hanno incominciato a funzionare e il britannico ha portato a casa un terzo, un quarto e un quinto posto in un solo weekend: tenetelo occhio perché è sulla strada giusta.
Sarà ancora assente Michael van der Mark e l’ucraino Illya Myhkhalcyk  che lo sostituiva si sta preparando per la 8 Ore di Suzuka, per cui la seconda BMW ufficiale sarà guidata da Peter Hickman; nella prima uscita da wildcard a Donington però non aveva fatto gridare al miracolo.

 
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