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MXGP news, Antonio Cairoli firma per altre due stagioni con KTM

Dopo ben nove titoli mondiali e la bellezza di 83 vittorie su 145 podi, Antonio Cairoli non è ancora sazio e ha deciso di prolungare per altri due anni il contratto con KTM: Tony correrà con il team austriaco fino al 2020, per cercare di conquistare il decimo titolo
Sempre motivato
Antonio Cairoli è un personaggio unico nel panorama degli sport motoristici, e, sul piano sportivo, può rivaleggiare a pari merito con Valentino Rossi, anche se sul piano mediatico è meno noto al pubblico generalista. Come il Dottore di Tavullia, anche Cairoli, infatti, vanta ben 9 titoli mondiali e una supremazia sui campi di gara che dura da oltre un decennio. Il pilota siciliano però continua a provare piacere a gareggiare e vincere: la dolce quiete della pensione non è adatta per lui. Ecco perché lo troveremo nelle prossime due stagioni in sella alla sua KTM al via del mondiale motocross. Sarà l'uomo da battere all'apertura del campionato che parte in Argentina questo fine settimana. Ecco quanto ha dichiarato Tony dopo la firma: "Sono molto felice di annunciare l’estensione del contratto; mi sento davvero un membro della famiglia KTM dal primo titolo vinto con loro con i 350 nel 2010. Ho fatto molto sforzi per vincere questi titoli mondiali, e sono orgoglioso di portare i colori di questa azienda che investe molto nello sviluppo ed è diventata leader dei costruttori nell’off-road. Sono felice di essere con loro fino alla fine del 2020, e sono molto motivato per le stagioni a venire”. A questo punto dunque il decimo titolo è l’obiettivo, come Tony ha dichiarato di recente: “La voglia di portare a casa il decimo mondiale mi spinge ad allenarmi duramente e dare tanto gas. Il Mondiale 2018 è l’obiettivo. Le gare aumentano a 20, rispetto alle 18 del 2017. Per fortuna la tecnologia avanza, ma più a rilento rispetto ad altri sport motoristici, nel cross rimane sempre molto importante il pilota rispetto ad altri campionati dove il mezzo o le gomme fanno la differenza. Nel motocross abbiamo la fortuna che l’approccio può ancora essere diciamo più casereccio e avere ottimi risultati a livello mondiale”.

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